Giunge alla sua quinta puntata l’inchiesta di Portalecce che indaga su come a Lecce gli immigrati di altre fedi, vivono la loro esperienza religiosa e su come vengono accolti. Oggi l’ospite è Gloria.

Come ti chiami? Qual è il Paese da cui provieni? E hai avuto occasione di continuare a vivere la tua religione anche in questo nuovo Paese?

Mi chiamo Gloria. Vengo dal Kenya. Sono qui da 18 anni, ho la possibilità di andare in chiesa essendo cattolica e mi sento ormai a casa qui continuando a vivere la mia religione.

Come sei venuto a conoscenza del gruppo Migrantes o della Caritas di Lecce? Hai avuto modo di conoscere anche le altre religioni presenti nel territorio?

Sono venuta a conoscenza del gruppo Migrantes tramite il volontario Cesare De Giorgi, non ho avuto modo di frequentare né di conoscere la Caritas anche se ora mi sto affacciando per nuovi eventi da realizzare. Di religioni non ne conosco altre, sono cattolica vado in chiesa e torno a casa.

Pensi che le religioni, tutte insieme, possano essere importanti per costruire un mondo migliore? Credi sia utile ogni tanto pregare uniti perché torni la pace dappertutto?

Sono dell'idea che ognuno deve pregare Dio per tutti, ci potrebbe essere questo momento, può essere anche utile pregare insieme, ma non lo ritengo necessario per me.