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Da qualche giorno, con il disallestimento dei ponteggi che hanno consentito la ricollocazione delle opere restaurate, è possibile ammirare nella sua ritrovata bellezza la cappella del Crocifisso della concattedrale di Santa Maria Assunta, in Giovinazzo.

 

 

 

Ad annunciarlo, il parroco don Andrea Azzollini che ieri sera ha presieduto una messa di ringraziamento. L’altare privilegiato, che ospita un antico crocifisso ligneo, inizialmente collocato nei pressi dell’altare maggiore e oggi visibile su una pala settecentesca raffigurante la Maddalena e San Giovanni del giovinazzese Saverio de Musso (1681-1763), secondo la tradizione ha visto raccogliersi in preghiera anche San Giuseppe da Copertino. Il lungo e certosino lavoro di restauro, durato oltre due anni, condotto da Giuseppe Chiarella e Rosanna Virginia Guglielmo, è stato sostenuto dall’arciconfraternita del SS.mo Sacramento con la partecipazione di una benefattrice.

Torna dunque visibile ai fedeli e ai visitatori della chiesa madre di Giovinazzo, nella sua articolata bellezza, l’altare del Crocifisso che accoglie anche un busto ligneo dell’Addolorata realizzato nel 1732 da un anonimo artista napoletano, oltre i policromi marmi ottocenteschi.

Un tesoro d’arte sacra, per cui è prevista una serata di approfondimento - in collaborazione con il Museo e l’Ufficio diocesano per i beni culturali e l’arte sacra - a settembre, alla presenza delle autorità e con il coinvolgimento di storici ed operatori locali.

 

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