Nei giorni scorsi, l'arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Domenico Caliandro, ha visitato il Centro trasfusionale dell'ospedale “A. Perrino” di Brindisi, la struttura che si occupa della raccolta, del trattamento e della conservazione del sangue usato ogni giorno per salvare centinaia di vite.
Ad accompagnare mons. Caliandro nei laboratori del Centro insieme alla responsabile Antonella Miccoli e al suo staff di medici, biologi e tecnici, c'era il direttore generale della Asl, Flavio Roseto.
L'arcivescovo, al termine del tour tra gli ambienti del Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale, ha sottolineato (GUARDA) che “in questo periodo l'attenzione della gente è concentrata sulle vacanze ma il bisogno non conosce ferie: per noi, quindi, questo è un momento di forte sensibilizzazione a favore dei fratelli e delle sorelle che necessitano del nostro sangue. Dovrebbe essere un obbligo morale per tutti, a partire dai più giovani, sentire questa responsabilità. Donare il sangue è un gesto di amore semplice e per questo ha un elevato valore simbolico”.
Il direttore generale ha rimarcato l'importanza della visita di mons. Caliandro al Centro trasfusionale aziendale. “La testimonianza dell'arcivescovo sull'importanza della donazione del sangue - ha affermato Roseto - rafforza l'idea del valore di un atto che porta vita. Abbiamo avuto questo onore e approfittiamo della presenza dell’arcivescovo per affermare una volta in più l'assoluto valore di questo gesto d'amore. Bisogna invertire il trend storico che vede calare drasticamente le donazioni in questo periodo e per riuscirci c'è bisogno di uomini e donne di buona volontà”.