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Nel giorno dell’Immacolata, mons. Domenico Caliandro, ha promulgato un decreto con cui riconosce soprannaturali e riferiti alla Beata Vergine Maria le apparizioni e i fenomeni avvenuti a Jaddico a Teodoro D’Amici.

 

 

 

Il santuario di Jaddico, intitolato a Santa Maria Madre della Chiesa, è da decenni meta di migliaia di fedeli. È alle porte della città di Brindisi, ma è frequentato da persone provenienti anche dalle province circostanti, che lì trovano un luogo di spiritualità, di pace e di conforto.

Nonostante i vescovi brindisini abbiano sempre riconosciuto la valenza spirituale del luogo, nulla mai si era detto in maniera definitiva rispetto al fenomeno che ha portato alle origini del santuario.

La storia (LEGGI) risale al periodo compreso tra il 1962 e il 1963, quando Teodoro D’Amici, un vigile urbano brindisino, affermò di aver ricevuto delle manifestazioni dalla Madonna, che gli permisero di riportare alla luce, nelle campagne della contrada di Jaddico, un affresco dipinto sul muro di una casa diroccata, in cui si vede la Vergine stringere accanto a sé il Bambino Gesù. Per sei volte, alla presenza di testimoni oculari, l’affresco s’illuminò miracolosamente e l’ultima volta, la Vergine apparendo a Teodoro gli indico il punto da dove si sarebbe potuta attingere l’acqua sorgiva, apportatrice di grazie.

Da quel momento la zona è divenuta meta di continui pellegrinaggi da parte di decine di persone e Teodoro D’Amici si dette subito da fare perché lì venisse edificata una chiesa in onore della Madonna.

Il fenomeno non passò inosservato all’arcivescovo brindisino del tempo, mons. Nicola Margiotta, che verificò il carattere sincero della devozione popolare nascente e, nel 1965, scelse di intitolare l’edificio sacro a Santa Maria Madre della Chiesa. Questo nome è strettamente legato agli eventi ecclesiali di quegli anni, perché si andava a concludere il Concilio Vaticano II, durante il quale Papa Paolo VI aveva invocato la Vergine proprio con questo appellativo.

Concluse le apparizioni, il santuario di Jaddico non ha cessato di essere riconosciuto dai cristiani della zona come un luogo di particolare significato spirituale. Qui sono avvenute numerose conversioni e si svolgono ancora oggi continui pellegrinaggi.

Il fatto che presso il santuario di Jaddico si possa fare un’esperienza di fede sincera non coincide però necessariamente con l’approvazione ecclesiale su quanto Teodoro D’Amici e i testimoni del tempo hanno affermato di aver visto o udito.

L’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Domenico Caliandro, a sessant’anni da quanto accaduto, ha voluto riprendere le fila del discorso, per dare chiarezza e fondare alla luce delle indicazioni vaticane la natura delle apparizioni e dei fenomeni riferiti a Jaddico.

Con l’aiuto di tre teologi censori, ha potuto confermare che quanto accaduto a Jaddico tra il 1962 e il 1963 sia soprannaturale e da ritenere vero. I fedeli di Brindisi possono riconoscere ora a tutti gli effetti di essere stati visitati dalla Beata Vergine Maria.

 

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