Ha preso il via stamane, presso la “Casa del giovane” di Foggia, l’iniziativa intitolata “Scuola di Pace - Giochi senza frontiere”.
Il progetto - patrocinato dall’arcidiocesi di Foggia-Bovino, comune di Foggia, Caritas diocesana, Ufficio Migrantes, Comunità di Sant’Egidio di Roma, ProfAdvisor Srls e parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù di Arpinova - mira a ridurre la povertà educativa per migliorare l'inclusione sociale dei minori, soprattutto per quelli che non hanno la possibilità di frequentare un corso sportivo, partecipare a gite scolastiche o andare in vacanza nel periodo estivo. Inoltre, il tema della pace è un elemento aggregante per le nuove generazioni per creare legami più consapevoli e forti tra i bambini, veri protagonisti del futuro. Solo educando alla pace è possibile sperare nel cambiamento delle persone e della società.
L’iniziativa vede coinvolti i bambini del campo rom di Arpinova con attività ludico-creative e didattiche guidate da giovani animatori foggiani insieme a un gruppo di 14 ragazzi provenienti da Roma e appartenenti alla Comunità di Sant’Egidio. Si tratta di un momento di crescita e formazione anche per i più grandi che sono chiamati a costruire ponti di relazione e pace.
Il progetto ha avuto il supporto e l’attenzione dell’arcivescovo di Foggia-Bovino mons. Giorgio Ferretti che, proprio ieri mattina, ha fatto visita ai piccoli partecipanti. Ecco le sue parole: “È importante creare inclusione tra i bambini rom che talvolta non sono neanche considerati bambini ma solo zingari. Inoltre, massima attenzione ai bambini con difficoltà economiche e sociali ma anche ai giovani della nostra diocesi affinché, tramite tali iniziative, possano compromettersi nella solidarietà. I nostri giovani sono aiutati da un gruppo di ragazzi, denominato ‘Giovani per la pace’, proveniente della Comunità di Sant’Egidio di Roma che per una settimana saranno ospiti nella nostra città. Si tratta di un’iniziativa molto bella”.