Taranto, città che da anni affronta una serie di difficoltà legate alla crisi economica e industriale, dimostra tutto il suo spirito solidale.
“Caro fratello, cara sorella, mentre scrivo penso a te che stai leggendo questa lettera. In questo tempo di pandemia abbiamo fatto molto spesso l’esperienza della solitudine. Il mio cuore prova a mettersi vicino al tuo, che sicuramente in maniera più accentuata ha avvertito tutto ciò”.
“Essere ‘neet’, ovvero non studiare, non lavorare, né seguire percorsi di formazione è una condizione di disagio ed esclusione sociale, che priva i ragazzi e le ragazze di una possibilità di futuro, lasciandoli indietro”.
“La grande operazione antimafia svoltasi ieri mattina a Foggia, operazione che, tra arresti e notifiche cautelari per chi già si trovava in carcere, ha colpito oltre quaranta persone tra cui due boss di una mafia tra le più pervasive ed efferate d’ Italia, è un forte segno di speranza”.
“In questi mesi, per percorrere la via della speranza e non ‘fuggire’ dalla strada di Emmaus dove il Signore ci incontra, vi invito a recuperare l’importanza della bellezza di essere ‘chiesa domestica’: da una famiglia che sa lasciarsi accompagnare dal Signore, come i due discepoli, e che sa a sua volta accompagnare, potremo essere generativi di una umanità sana e credente”.
“Viviamo alla giornata e ad ogni Dpcm molti si chiedono quali misure adottare rispetto alla catechesi nelle nostre comunità parrocchiali, facendo paragoni non sempre adeguati con il mondo della scuola”.