“La scuola deve essere un presidio”, per questo “mandare in didattica a distanza degli studenti è un fatto che pesa molto al governo. Appena la curva rientrerà sotto controllo una delle prime misure sarà restituire la didattica in presenza a quanti più alunni possibile”.
“Francia e Gran Bretagna, con situazioni di contagio nettamente peggiori rispetto alle nostre, chiudono tutto tranne le scuole. In Puglia si fa esattamente il contrario, penalizzando migliaia di studenti e di famiglie”.
La Provincia resta a disposizione dei 281 studenti e studentesse con disabilità che vorranno continuare a usufruire in presenza dei servizi di assistenza specialistica erogati dall’Ente, anche in questo periodo di prescritta didattica a distanza.
Le presidenze nazionale di Usmi e Cism, gli organismi che rappresentano gli istituti religiosi italiani, tornano a chiedere a Governo e Parlamento di rivedere le strategie di finanziamento della scuola, dando vita a un’effettiva parità scolastica, anche sul piano economico.
Nella sua destinazione universale e nel coinvolgimento dichiaratamente esteso alla più vasta platea di ruoli e professioni è un patto certamente esigente quello che ieri Papa Francesco ha rilanciato nel suo VIDEOMESSAGGIO ai partecipanti al “Global compact on education”.
Il ventiquattro settembre scorso, tra non poche incertezze, dubbi e velate speranze, è ripreso l’anno scolastico nella nostra regione. La campanella è suonata per circa seicentomila studenti.