“Conoscere e contestualizzare in un’ottica più ampia la storia culturale del nostro Paese e del mondo intero, attraverso le idee che la religione cristiana ha prodotto”.
Attraverso una lettera al mondo della scuola gli Uffici diocesani per l’insegnamento di religione cattolica e l’Ufficio di pastorale scolastica invitano ad un momento di preghiera e riflessione in occasione del Natale.
È stata firmata oggi dal presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, e dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, l’Intesa in vista del concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica, previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
Nell’Intesa, sottoscritta in videoconferenza, si ricorda che “la procedura concorsuale è bandita nel rispetto dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana il 18 febbraio 1984, ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121 e dell’Intesa tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sottoscritta il 28 giugno 2012, cui è stata data esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 175”.
Tra i requisiti di partecipazione alla procedura concorsuale “è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso”. Il testo ricorda che i posti messi a bando nella singola Regione per il “personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione” corrispondano a quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019.
Si spiega, inoltre, che “l’articolazione, il punteggio e i criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli saranno oggetto di determinazione da parte del bando di concorso, tenendo presente che tutti i candidati sono già in possesso dell’idoneità diocesana, che è condizione per l’insegnamento della religione cattolica”.
Siglando l’Intesa, il card. Bassetti ha ricordato che “il prossimo Concorso costituisce un passaggio importante non solo per la stabilizzazione professionale di tanti docenti, ma anche per la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora oggi - a trentaquattro anni dall’avvio del nuovo sistema di scelta - da una larghissima maggioranza di studenti”.
Il cardinale ha poi rinnovato “la stima e la vicinanza dei vescovi italiani agli insegnati di religione che, con passione e competenza, accompagnano il cammino di crescita delle ragazze e dei ragazzi di oggi”.
“Ringrazio la Cei per la collaborazione che ci ha consentito di arrivare a questa Intesa - ha commentato la ministra Azzolina - che va nella direzione di assicurare, tramite il concorso, la realizzazione delle aspirazioni dei docenti di religione e, al contempo, la funzionalità delle istituzioni scolastiche”.
Il nuovo Concorso si terrà a circa diciassette anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica.
Un grande plauso agli insegnanti di una scuola della provincia di Lecce, che hanno squarciato il velo di omertà, che nascondeva un grande disagio, in un gruppo di ragazzini.
A marzo 2020 scuola e Università sono state travolte dall’emergenza da Covid-19: lezioni sospese, studenti e docenti a casa e didattica a distanza.
Prima il conflitto tra le due articolazioni del Tar Puglia. Poi un’ordinanza della Regione che “rimescola le carte”. Infine la chiusura della partita con un nuovo provvedimento del Tar Bari.