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Questa mattina il direttore sportivo, Mauro Meluso, ha voluto incontrare la stampa per parlare degli attuali obiettivi del Lecce. “Rispetto alle previsioni iniziali sono cambiati. Arrivati a questo punto non accontentiamoci, andiamo avanti compatti senza ansie”.

Raggiunta la quota-salvezza, generalmente ci si affida ai classici “bilanci” di fine stagione. Solo che, per il Lecce, la stagione non è ancora finita. Calcoli, percentuali, numeri? No, assolutamente. Quelli verranno analizzati dalla società a Giugno, all'alba di una nuova annata da programmare. Per il momento, allora, occorre godersi i risulti straordinari ottenuti finora, magari sperando in una sorpresa finale.

OBIETTIVI CAMBIATI

Il direttore sportivo Mauro Meluso, nella conferenza stampa di stamattina al “Via del Mare”, ha voluto rimarcare un concetto fondamentale: “Oggi bisogna stare sereni. Dopo Cittadella ci siamo subito ripresi e, pertanto, ribadisco grande fiducia nei confronti della squadra. Rispetto alle previsioni iniziali gli obiettivi sono cambiati, tanto da lottare per la promozione in A. Ecco, perseguiamo questo traguardo senza ansie”.
Ci sta, dunque, perdere in trasferta, a patto che si dimostri spirito, grinta e voglia di giocare a calcio. “Anche contro il Palermo – ricorda Meluso – abbiamo perso, però l'atteggiamento rispetto alla gara col Cittadella è stato diverso. Una sconfitta che ci ha fatto rimanere male per il risultato finale, ma non per la prestazione offerta. Senza se e senza ma mi schiero al fianco della squadra, questo è il momento di stare sereni. Tutti teniamo alle sorti del Lecce, serve migliorare in alcuni aspetti, ma continuando con queste prestazioni sarà difficile lasciare altri punti per strada. Arrivati a questo punto non vogliamo accontentarci e quello che chiedo a tutti è di andare avanti compatti”.

AMBIENTE POSITIVO

“Integrarsi nel Lecce, per un calciatore, è molto semplice – prosegue – perché esiste un'alchimia, una chimica tra staff tecnico, società e calciatori che lo permette”. Del resto, le performance in campo dell'ultima arrivato, Zan Majer, ne sono l'esempio lampante. Non solo. Il ds sofferma la propria attenzione anche su altri elementi della rosa, sollecitato dalle domande della stampa locale. “Tumminiello? Possiede delle doti di indubbia qualità, in questo momento va stimolato ed incoraggiato. Vigorito credo abbia pochissime responsabilità circa le ultime sconfitte subite, ricordiamo quante volte ci ha salvato grazie alle sue parate. Arrigoni, un grande professionista. Lo conosco bene, ormai sono cinque anni che lavoriamo insieme. Ha continuato a giocare con grande intensità, risultando determinante nella gara col Livorno. Non è nuovo a tali risposte positive, ma ciò riguarda tutto lo spogliatoio”.
Una battuta pure sul momento felice di Andrea La Mantia, arrivato in doppia cifra contro il Verona. “Devo ringraziare la società per avermi permesso di intavolare una trattativa per portarlo a Lecce. Può fare ancora molto di più, ci può trascinare”. 

CAMPIONATO IMPREVEDIBILE

La vittoria del Cittadella a Brescia, unitamente alla sconfitta del Benevento in quel di Livorno, conferma quanto la serie B sia un torneo dall'assoluta imprevedibilità nei risultati. I fari, inoltre, sono puntati sul derby casalingo contro il Foggia, ma il Lecce ha dalla sua parte una componente fondamentale, ovvero la tifoseria: “Giocheremo sette partite in casa – precisa Meluso – e grazie al calore dei nostri tifosi è come se avessimo un attaccante che fa gol. I ragazzi sentono molto questo affetto nei loro confronti, l'incitamento sarà determinante. Il campionato ce lo giochiamo in casa”.

 

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