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Tre punti preziosi, che valgono oro per i giallorossi di mister Fabio Liverani, al termine di una sofferta gara, con il Foggia, che non aveva proprio nulla di scontato, com’è giusto che sia nel calcio.

Gol partita

Dopo un primo tempo scialbo d’occasioni - da entrambi gli schieramenti scesi in campo con l’intento di fare proprio il bottino del derby pugliese - il gol-partita giunge al 14’ della ripresa con il prodigo Andrea La Mantia che si trova al momento giusto sulla traiettoria giusta, quella propostagli dal generoso Jacopo Petriccione. Uno stacco di testa e non c’è stato nulla da fare per Leali.

La fiera delle occasioni

Una lunga serie di circostanze, tante per i dauni e forse un po’ di meno per i salentini che hanno pensato bene di amministrare il pur lieve ma bastevole vantaggio. Qualche rimpallo errato di troppo, poco preciso; e poi i tentativi di contropiede, mai veramente pericolosi, degli ospiti.

L’ex Padalino

Non soddisfa il risultato subìto. Lo ha detto in sala stampa Pasquale Padalino, l’ex allenatore giallorosso (lo fu dal luglio 2016 all’aprile 2017): «Il Foggia ha tenuto testa alla più motivata formazione leccese, pur creando pochi pericoli negli ultimi sedici metri. Lo svantaggio però è penalizzante, tenendo anche conto delle numerose e importanti defezioni nella mia panchina. Ma chi ha giocato si è visto, sebbene ci siano ancora aspetti da migliorare per essere più tranquilli in classifica».

Liverani-pensiero

«Una partita emozionante per tutti, soprattutto perché non abbiamo preso gol», lo afferma soddisfatto Liverani. Che poi continua: «Abbiamo interpretato bene una gara che avevamo previsto con i foggiani aggressivi (ben quattro ammoniti: Ranieri, Loiacono, Kragl e Busellato, quest’ultimo poi espulso a tempo ormai scaduto, ndr). Ovviamente era anche da calcolare che il Foggia, che lotta per la salvezza, qualcosa l’avrebbe rischiata in fase tattica. E così è stato».

Uomo-gara

Il gol è stato segnato da La Mantia, ma il titolo di «uomo-partita» va assegnato a Petriccione. «Il più intelligente, essenziale, sia da play sia da interno a centrocampo, giocatore d’alta qualità non solo col piede», sono parole di Liverani che conferma come non ci si possa concentrare soltanto su Filippo Falco per le realizzazioni.

Uomo-gol

Ovviamente l’immancabile e atteso La Mantia. «Buon giocatore, atleta vero, con una forza spendibile per tutti gli 80-90 minuti della gara. Che trova il gol grazie ad una condizione psico-fisica straordinaria, con lo spirito giusto e sempre in partita, che si impegna e la cui crescita va sempre più aumentando», sono sempre parole di Liverani.

La maglia porta-bene

I giallorossi sono scesi sul rettangolo verde del Via del Mare indossando la maglia celebrativa per i 111 anni di storia del calcio leccese (la cui data ricorre venerdì 15 marzo). La divisa è quella storica della stagione sportiva 1975-1976 quando il Lecce, guidato da mister Mimmo Renna (venuto a mancare poco tempo fa), ottenne la promozione in Serie B, dopo 27 anni. Ha portato bene, e l’esperimento si potrà ripetere.

La prossima

Ora occhi già puntati sul prossimo impegno serale, domenica 17 marzo in Calabria, alle ore 21, nello scontro con un Crotone alla affannosa ricerca di punti salvezza. Sperando anche in qualche rientro nella rosa giallorossa.

 

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