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Dopo il lancio di ieri sulla pagina fb di Portalecce, anche le altre testate giornalistiche hanno voluto riprendere la simpatica prestazione canora del coro parrocchiale di Santa Maria della Pace in Lecce.

In poche ore il video dell’esibizione della “curva parrocchiale” di don Simone Renna, parroco a Borgo Pace e conduttore della nostra rubrica sportiva “Un tiro in… Portalecce” è diventato virale come quello di don Nando Capone la scorsa settimana. Il breve video è ormai vicino alle 4mila visualizzazioni e marcia spedito verso altri traguardi.

Stamattina la collega Stefania Congedo del Tgnorba ha voluto intervistare il “capo ultrà” per capire meglio cosa stia succedendo in città e anche negli ambienti parrocchiali dove, come ha spiegato don Simone, tifoso del Lecce da sempre e assiduo frequentatore della tribuna est: “La domenica mattina, dopo la messa festiva, le famiglie si incontrano in oratorio per stare insieme, dialogare e quando l’occasione lo richiede anche per festeggiare. In parrocchia si vive la vita della città e dove tutti gli eventi, quelli tristi e quelli esaltanti, entrano nella vita delle comunità. Inneggiare o ‘soffrire’ per le vicende sportive alla squadra del cuore - nel rispetto dei tempi, dei luoghi e delle sensibilità - è un modo come un altro per vivere l’esperienza cristiana nel contesto storico della comunità stessa”.

Ai microfoni della Congedo anche il vice parroco, il diacono (sacerdote il prossimo 13 giugno) don Gabriele Morello – ‘attore non protagonista’ della clip con il ruolo del ‘portasciarpa’ - il quale ha ribadito che “anche il condividere la passione per il calcio e per lo sport in generale è un modo per incarnarsi nella vita delle persone e della comunità”.

Don Simone ha concluso con due appelli. Prima di tutto la condanna della violenza: “Nel nostro oratorio - ha spiegato - non solo offriamo lo spazio a bambini, ragazzi e adulti ma ci sforziamo anche di trasmettere e insegnare i valori dello sport che oltre al sano divertimento e all’educazione al gioco di squadra ci sono anche il rispetto e la tolleranza reciproci. Rifiutiamo categoricamente ogni forma di violenza, specie se poi, come ieri, viene ‘giustificata’ come rivendicazione per episodi avvenuti in precedenza. La violenza non può mai accompagnarsi alle categorie della passione sportiva e del tifo”.

A questo proposito questa mattina alche la società giallorossa ha diramato un nota nella quale “esprime la più ferma condanna per quanto accaduto ieri sera, prima della disputa della gara Lecce-Pescara, ai danni dei tifosi pescaresi nel tragitto verso lo stadio Via del Mare, ai confini tra le provincie di Brindisi e Lecce. Ogni forma di violenza è da condannare nel modo più assoluto ed il calcio deve essere veicolo di aggregazione e partecipazione festosa, la stessa che si è respirata ieri sugli spalti dello stadio. L’Us Lecce augura alle persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari la più immediata guarigione”.

“Infine - ha concluso il parroco di Santa Maria della Pace alla domanda se fosse in preparazione il prossimo coro da curva - rivolgo ai confratelli parroci ad inventarsi altre iniziative simpatiche, dopo don Nando e la nostra, come oroginale forma di sostegno alla nostra squadra in corsa per la serie A. Mercoledì intanto bisogna battere il Cosenza per consolidare il sogno”. L’istinto del tifoso è incontenibile anche per un prete

Appuntamento a domani, dunque, già alle 7,30 per la prima edizione del Tgnorba. Quella condotta dal direttore Enzo Magistà.

 

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