Il Lecce espugna il “Curi” di Perugia grazie alle reti del solito La Mantia e di Falco, intervallate dal gol del momentaneo pareggio di Falzerano.
Monumentale Vigorito nel salvare il risultato proprio nel finale. La seconda piazza è sempre più salda, e domenica la sfida alla capolista Brescia.
Lo aveva detto alla vigilia Fabio Liverani. Il Lecce da ora innanzi sarà artefice del proprio destino. Con cinque gare al termine delle stagione, quattro per i giallorossi che dovranno osservare il proprio turno di riposo, il Lecce non dovrà fare calcoli di sorta.
L’imperativo categorico da qui sino all’epilogo casalingo contro lo Spezia sarà quello di conquistare quanti più punti possibile, per continuare la corsa playoff, per coronare un sogno. La gara di Perugia, contro una formazione ostica che all’andata aveva imbrigliato gli uomini di Liverani, era una sorta di chiave di volta per questo finale di stagione.
“Giove pluvio” aveva deciso di accompagnare per buona parte dell’incontro le giocate, rendendo il terreno di gioco pesante ed insidioso come non mai. Poteva essere una insidia per i giallorossi, abituati come sono a fraseggiare in velocità, ma dopo un’inizio quasi attendista ecco sbucare la solita testa di bomber La Mantia, arrivato a quota sedici in questa stagione, senza alcun rigore al suo attivo, perfettamente imbeccato dal cross al contagiri di Falco.
È il vantaggio del Lecce, che sale in cattedra, orchestra la manovra con disinvoltura, anche se proprio sul finale di tempo Falzerano, abile a mettere fuori tempo Venuti, raggiunge il pari. Liverani non la prende bene, facile pensare che anche i muri dello spogliatoio del Curi abbiano tremato. Si riparte ed i giallorossi ricominciano a menare le danze, e trovano il vantaggio. E gli interpreti sono sempre loro, ma a ruoli invertiti.
La Mantia, in versione assist-man, appoggia la sfera per Falco che, con un rasoterra chirurgico dal limite dell’area, supera l’estremo difensore umbro, con la sfera che si insacca nell’angolino destro. Gli umbri provano a reagire, il Lecce tiene e sfrutta le inevitabili ripartenze concesse. Il cronometro scorre, il Lecce tiene troppo importanti questi tre punti nell’ottica classifica.
Il finale è per cuori forti. Prima per un errore da pochi metri di Rosi, davanti alla porta vuota, poi la conclusione di Sabia sventata da una prodezza di Vigorito, che riscatta alla grande il grave errore di Cremona. Alla fine è 1-2 per i giallorossi, che hanno dimostrato cuore, carattere e attitudine alla sofferenza. Tre punti di fondamentale importanza, anche alla luce dell’inaspettato stop casalingo del Palermo contro il fanalino di coda Padova. Ora sono tre le lunghezze di vantaggio sui rosanero, come tre le lunghezze che separano i giallorossi dalla battistrada Brescia.
Domenica sera al “Via del Mare” arrivano le rondinelle bresciane, in quello che si prospetta un vero e proprio spareggio per la serie A. Il sogno continua.