Pareggio “di rigore” al termine di Lecce-Juventus. Dagli ex all’x. Il Lecce degli “suoi figli” juventini Franco Causio e Sergio Brio, di Pasquale Bruno e Antonio Conte, conquista un bel 1-1.
Risultato che vale doppio, anzi si moltiplica essendo il primo punto acquisito al Via del Mare dall’inizio di questa avventura in serie A, e proprio contro la più pericolosa, la più quotata squadra, quella Juventus che dall’alto dei suoi 23 punti guarda un po’ tutte le altre compagini dall’“alto in basso”.
A conclusione della nona giornata di andata i giallorossi salentini raggiungono quota 8 punti e possono tirare un meritato e salubre sospiro di sollievo. Festa grande per i tifosi accorsi così numerosi (record con quasi 27mila spettatori), che credono nell’undici di mister Fabio Liverani (in tribuna per squalifica) sostituito egregiamente da Manuel Coppola.
Il Coppola-pensiero
«Un grande sogno si è avverato - afferma soddisfatto il vice-Liverani - siamo riusciti a tenere testa ai campioni d’Italia, una delle migliori squadre europee. Forse un po’ troppo timorosi nel primo tempo, concedendo molto, con qualche errore con la palla in uscita e con troppa fatica nelle ripartite. Ma nella ripresa abbiamo attuato un buon lavoro difensivo e abbiamo avuto la forza di reagire alla momentanea sconfitta per la rete di Dybala con Mancosu, entrambi per penalty trasformati».
Lo stadio
È stata una grande festa di pubblico, di colori, di calore, di canti, di entusiasmo e di speranza che non ha mai abbandonato i propri beniamini alle prese con i più quotati giocatori. La differenza - a detta dei tanti giornalisti accreditati e giunti nel capoluogo del barocco da tutt’Italia - è rappresentata proprio dalla tifoseria; una caratteristica che non si riscontra facilmente in altri stadi. Un continuo richiamo all’impegno contro gli juventini scesi in campo con una maglia biancorossa che tanto ricordava quella dei baresi, forse; qualcuno ci ha messo della malizia e il risultato finale ne è stata una riprova.
L’esordio di Coppola
«La prima partita da allenatore in Serie A - dice soddisfatto Coppola in sala stampa - ha portato bene, anzi benissimo. Dopo un inizio compassato i ragazzi si sono comportati come se sulla panchina ci fosse stato mister Liverani. Sono felice per la loro prestazione, hanno sentito la gara, riuscendo prima ad accorciare le distanze e poi a mantenere il risultato sulla parità. Quando riusciamo a mantenere la palla a terra siamo fortissimi».
Secondo inciampo bianconero
Dopo il pareggio a reti inviolate con la Fiorentina (lo scorso 14 settembre) la Juve di mister Maurizio Sarri, priva di Cristiano Ronaldo a Lecce inciampa per la seconda volta e rallenta la scalata in classifica. Sarà anche perché entrambe le partite sono state disputate di pomeriggio e che il caldo ha diminuito la concentrazione dei bianconeri.
Il Sarri-pensiero
«È mancata la cattiveria - dichiara un po’ frastornato Sarri - la partita non era nostra, tante palle gol sono state vanificate, non abbiamo saputo gestire il vantaggio, forse peccando un po’ di presunzione non abbiamo concretizzato, tante le imprecisioni e le ingenuità, molta leggerezza nella conduzione, come se la partita fosse già finita. Pur avendo creato tantissimo la vittoria è stata gestita male. Non nascondo che i margini di crescita dei miei ragazzi siano cresciuti individualmente ma manca ancora qualcosa nel collettivo. Non bisogna solo dare la sensazione di supremazia perché ciò può togliere la necessaria decisione. Il Lecce resta una squadra di tutto rispetto anche se ha giocato meno del solito e ha fatto meglio in difesa».
Ripresa e prossima
Il Lecce mercoledì 30 ottobre, alle ore 21, se la dovrà vedere a Genova contro la Sampdoria, che staziona in bassa classifica. Intanto la ripresa è fissata per stamattina a porte chiuse all’Acaya Golf Resort & Spa.