Troppa Lazio per il Lecce. I giallorossi sconfitti per 4-2 all’Olimpico dalla Lazio vedono arrestarsi a quattro la striscia utile consecutiva.
Doppio Correa, Milinkovic Savic ed Immobile in casa Lazio, Lapadula (al suo terzo gol consecutivo) e La Mantia (prima rete in A) per un risultato che, comunque, è troppo duro per gli uomini di Liverani: i salentini pagano a caro prezzo il rigore sbagliato da Babacar (al suo secondo errore consecutivo), quando la gara era sul 2-1 a favore dei padroni di casa.
Un prestazione gagliarda e di lotta quella giocata dai giallorossi, ma condita da diversi errori in fase difensiva, soprattutto nella coppia centrale formata da Lucioni e Rossettini: forse la peggiore prestazione dei due della stagione. Errori che hanno favorito le bocche di fuoco laziali, che forse non chiedevano nulla di meglio, e che non hanno lasciato scampo. Tanto rammarico, a fronte di una prestazione che, risultato a parte, ha visto i giallorossi lottare, combattere e reagire dopo essere andati sotto. Buona la prestazione del reparto avanzato, nonostante il forfait di Falco per un problema muscolare nell’immediato vigilia, con Lapadula e Babacar a tenere in costante attenzione la retroguardia biancoceleste. E anche la prestazione di La Mantia, in prospettiva futura, lascia ben sperare per le tante soluzioni offensive a disposizione di Liverani.
Purtroppo quel rigore sbagliato da Babacar grida ancora vendetta (da ripetere per la presenza di due biancocelesti in area prima dell'errore della punta salentina: da rivedere anche la posizione dei piedi di Strakosha al momento della parata), con i laziali che, di colpo ritrovano energie e smalto per chiudere in pochi minuti la gara, sempre con la gentile collaborazione della difesa salentina. Ma il calcio non si fa ne con i se ne con i ma, ed il Lecce esce con le ossa rotte dall’Olimpico. Ora il campionato si ferma per gli impegni della Nazionale. Alla ripresa al Via del Mare arriva la rivelazione Cagliari. Per il Lecce l’occasione di provare a fermare la corsa dei sardi e conquistare la prima vittoria casalinga.