Lecce, ora è notte fonda. Il pareggio con l’Inter aveva riacceso l’ambiente, e lasciava ben sperare. La sonora sconfitta rimediata ieri a Verona (0-3) ci ha detto che quello di domenica scorsa è stato un fuoco di paglia.
Sesta sconfitta in otto gare, ancora una prestazione anonima degli uomini di Liverani. E lo score dei novanta minuti parla chiaro: due tiri in porta (con traversa di Majer), un paio di azioni, nessun corner e possesso palla nettamente scaligero. Se a questo aggiungiamo l’ingenua espulsione rimediata da Dell’Orco e l’infortunio occorso a Tachtsidis (da come si disperava sembrava qualcosa di serio), il pomeriggio da incubo dei giallorossi è completo; senza dimenticare l’infortunio occorso a Petriccione nella rifinitura.
Una gara senza storia, con i padroni di casa in totale controllo della gara, che non hanno dovuto faticare più di tanti per portare a casa l’intera posta. Di contro un Lecce, infortuni e cambio di modulo a parte, che sembra non conoscere più grinta e cattiveria, richiamati sempre, quasi come una sorta di refraine, dal tecnico nelle rituali conferenze della vigilia. Si spera che l’innesto di Saponara, e quello molto probabile di Acquah, diano quella giusta scossa di adrenalina, ad una compagine che sembra aver perso quello spirito battagliero che aveva contraddistinto le prime uscite.
Ma l’impressione avuta da questa ennesima brutta prestazione, che non basteranno tutti i rinforzi possibili se l’emotività messa in campo dagli uomini di Liverani sia quasi pari a zero. Unica consolazione (ma non si può sperare sempre e soltanto nelle disgrazie altrui), resta il punto di vantaggio sul trio Genoa, Brescia e Spal, compagini che gareggeranno con i salentini in questo mini-campionato per evitare la retrocessione.
E domenica al Via del Mare (ore 18) arriva il Torino, reduce dall’asfaltata casalinga contro l’Atalanta. È il tempo di serrare le fila, mettere in campo uomini e mosse giuste, tirare fuori quell’orgoglio che sembra essere scomparso dal vocabolario degli uomini di Liverani. Il tempo dei rimpianti sembra essere finito, come anche quello della pazienza.
Intanto. al termine dell'incontro, la società ha comunicato il silenzio stampa della squadra, in questa settimana, infatti, i calciatori non rilasceranno dichiarazioni, salvo conferenze stampa di presentazione di nuovi tesserati.