Si è svolto a Lecce, l’incontro regionale dell’Ordo Virginum con la partecipazione di trenta consacrate provenienti dalle diverse diocesi di Puglia.
La giornata di riflessione, di preghiera e di profonda comunione si è svolta nel salone del palazzo arcivescovile, generosamente messo a disposizione per tutta la giornata dall’arcivescovo Michele Seccia ed è iniziata con una meditazione tenuta proprio dal pastore della Chiesa di Lecce, il quale ha esordito, affermando che “la formazione è importante prima e indispensabile dopo. Prima di tutto perché è importante capire cosa si sceglie, perché si desidera sceglierlo, tenendo conto delle personali motivazioni e circostanze che hanno portato alla scelta di vita particolare, ma che dev’essere rinnovata ogni giorno attraverso una riscoperta sempre nuova, vivendo, come affermava Sant’Agostino, nella nostalgia di Dio, nella gioia di incontralo nell’Eucaristia, nella gioia di vivere la messa quotidiana, nella preghiera costante, così la propria scelta è un ardente desiderio di appartenere a Lui per poter coltivare il desiderio di nuzialità con Cristo, perchè come Vergini consacrate è necessario vivere una relazione affettiva, totale, coinvolgente, integrante al fine di poter gustare nella pienezza, ogni giorno l’incontro con Lui”.
Al termine della meditazione, in cattedrale l’arcivescovo, ha presieduto la santa messa con i delegati dell’Ordo Virginum rispettivamente della diocesi di Lecce, don Vito Caputo, e della diocesi di Brindisi-Ostuni, don Pio Conte. La giornata si è conclusa nel pomeriggio dopo aver condiviso tutti insieme un pranzo conviviale caratterizzato da un momento di grande serenità e fraternità, e subito dopo aver espletato informazioni necessarie con le sorelle presenti. Le consacrate hanno espresso gratitudine all’arcivescovo per la cordiale ospitalità e per aver ricevuto spunti utili alla vita spirituale.
Poter riflettere, condividere insieme le peculiarità che contraddistinguono il carisma ricevuto, è un dono prezioso, che rinvigorisce ed incoraggia a riprendere il proprio cammino nei diversi luoghi, contesti e situazioni dove si è chiamate a vivere. La comunione di preghiera e la sollecitudine di mons. Seccia all’unità attraverso la Liturgia delle Ore, conforta ognuna a proseguire nella speranza e nell’impegno costante ad essere riflesso della sua luce, del suo amore, per essere le spose di Cristo secondo il suo volere.