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Una masseria, un frantoio, un presepe nella roccia. Domani 5 gennaio a Borgo San Ligorio nella masseria Alari davanti, la parrocchia San Massimiliano Kolbe in Lecce realizza il presepe vivente, che sarà aperta ai visitatori delle 17 alle 19.

 

 

 

Gli angeli che annunciano la nascita del Salvatore ci dicono della necessità di un nuovo grido di pace che squarcia il buio della notte. Le braccia aperte e spalancate di Gesù Bambino sono la speranza per il mondo e il cuore di carne che batte e che piange nella mangiatoia scioglierà il cuore di pietra da cui parte la guerra.

Il tema del presepe vivente sarà proprio “Venite, adoriamo il principe della pace”.

Un bambino dall’apparenza fragile, adagiato su un’umile mangiatoia, che non si stanca di manifestarci l’amore, la salvezza.

Ai suoi piedi anche le armi, le preghiere e i disegni dei bambini che raccontano la guerra.

Un impatto visivo molto forte, ed un messaggio altrettanto forte. Guerra, distruzione, sete di potere, presunzione appartengono agli uomini, non a Dio.

Davanti a un presepe, ci si ferma, in silenzio, non siamo noi a guardare, ma è Dio che guarda noi, non siamo noi a parlare, ma è Dio che parla a noi. Il presepe vivente, si svolgerà in un’atmosfera di altri tempi tra musiche e danze personaggi d’epoca. I personaggi saranno impersonati da bambini e adulti.

Sarà anche un’occasione per conoscere il frantoio più grande di Lecce, con tante cavità, grotte, stanze e utensili antichi di lavoro. Si potranno gustare le pittole calde, i dolci natalizi, allietati dalle musiche antiche e nuove del Natale. Particolarmente suggestivo sarà poi l’arrivo dei magi che porteranno i loro doni al Bambino Gesù.

A Borgo San Ligorio si arriva dalla tangenziale est e ci si inoltra in un piccolo borgo di altri tempi con la sua piazzetta, la chiesetta, le case, la masseria che in questi giorni si veste di piccola Betlemme.

Giovedì 6 gennaio invece i Magi faranno visita alla grotta della chiesa parrocchiale San Massimiliano Kolbe, ricordando le parole della Sacra Scrittura: il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce.

Sulla piazza della chiesa la Befana, come da antica tradizione, donerà le calze a tutti i bambini presenti. E sono state invitate tutte le famiglie più bisognose per ricevere dalla “famosa vecchietta” i giocattoli raccolti grazie alla generosità di privati e associazioni del territorio.

 

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