In tempo di sinodalità sono particolarmente preziosi gli spazi di dibattito e di confronto aperti dai laici sull'esperienza di Chiesa; potersi ascoltare, ragionare insieme su dove stiamo andando, magari aiutati dalla riflessione di qualcuno che è capace di guardare più lontano ed offre stimoli e spunti nuovi.
In questa direzione va la rassegna di conferenze dal titolo "Le frontiere dell'uomo" promossa a Lecce dalla Comunità della Casa e, in modo particolare, l'incontro previsto per domani 17 febbraio alle 19 presso l'auditorium del Museo Sigismondo Castromediano sul tema "Il silenzio per stare davanti agli uomini".
Per affrontare tale argomento interverrà, infatti, Fabio Colagrande, giornalista, vaticanista, speaker radiofonico di Radio Vaticana nonché promotore della rete "Sulla via del silenzio". Con questo progetto lo scrittore si ripropone dal 2018 di mettere in contatto esperienze diverse di preghiera silenziosa e meditazione, con l'intento di valorizzare questa dimensione come luogo privilegiato del dialogo e condizione necessaria dell'ascolto autentico sia della Parola di Dio che delle parole degli uomini.
In un tempo in cui le tante parole urlate si sovrappongono e si confondono, svuotandosi di significato, il silenzio diviene lo spazio vitale in cui ritornare perché l'uomo possa rigenerare il dialogo con l'Assoluto e coltivare la propria vita spirituale.
La riflessione che potrà portare Fabio Colagrande diviene poi particolarmente stimolante e ricca se si allarga lo sguardo sugli altri fronti in cui è attualmente impegnato. Oltre ad essere un esperto giornalista radiofonico, Colagrande è infatti anche attore e autore teatrale; attualmente come scrittore sta promuovendo il libro "Ricordati di sanificare le feste", un modo ironico di raccontare le fatiche delle piccole parrocchie al tempo della post pandemia; inoltre è uno dei promotori dell'associazione Vinonuovo, una sorta di laboratorio di confronto in cui "proporre con libertà riflessioni ed esperienze sul cammino della Chiesa e dei cattolici in Italia". All'interno di questo spazio Colagrande cura la spassosa e pungente rubrica a puntate "Le favolose avventure di Sinodino" una fantacronaca del cammino sinodale raccontata dal punto di vista di un bambino rompiscatole (Sinodino) e senza peli sulla lingua nei confronti di una realtà parrocchiale polverosa, abituata a giocare al ribasso piuttosto che ad accettare la sfida del cambiamento.
Silenzio, sinodalità, ascolto, rinnovamento sono elementi interessanti per una Chiesa viva chiamata a rispondere alle istanze del terzo millennio.