Una celebrazione eucaristica familiare, intima e gioiosa quella celebrata ieri sera in cattedrale dall'arcivescovo Michele Seccia, il quale ha voluto innalzare la preghiera di lode e di rendimento di grazie al Signore per i cento anni della signora Giovanna Andretta.
Accanto al pastore della diocesi, anche il parroco della cattedrale di Lecce, don Vito Caputo e i familiari tutti hanno fatto corona intorno alla signora Giovanna e hanno intonato il Te Deum di lode per le meraviglie che il Dio della vita ha operato attraverso la grande fede e tutto il bene compiuto dalla festeggiata nel corso dei suoi lunghi anni.
Da sempre residente nel centro storico di Lecce, nell'antico e storico palazzo alle spalle della cattedrale, tanto da poterne toccare le mura, per usare una iperbole, la signora Andretta ha frequentato l'Istituto Saraceno, mentre ha svolto il servizio di volontariato a beneficio degli anziani ospiti di Casa Pax. Una vita spesa tra famiglia e lavoro, Giovanna è stata presenza assidua nella parrocchia fino all'avvento della pandemia che l'ha costretta alla prudenza e a stare ben riservata in casa "permettendole così - come ha detto simpaticamente l'arcivescovo - di poter raggiungere e festeggiare questo importante traguardo".
"Festeggiare i cento anni - ha proseguito l'arcivescovo - è motivo di gioia per la famiglia e in particolare per i figli che hanno potuto godere per tanti anni, fino ad oggi, del dono della mamma e nonna, nella persona della quale si rivela l'espressione del salmo Beato l'uomo che confida nel Signore". La signora Giovanna ha confidato e sperato tanto in Lui accettando le gioie e i dolori, ma soprattutto ha trovato la forza nutrendosi della Parola, luce ai suoi passi nel lungo cammino, e dell'Eucaristia, che dona la forza e il vigore.
Al termine della celebrazione, la parrocchia le ha fatto dono di un'icona della Madonna, mentre è stata molto gradita la presenza a sorpresa del sindaco Carlo Salvemini che al termine della messa ha rivolto gli auguri della città alla festeggiata.
Photogallery di Arturo Caprioli
