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Quaresima è il tempo in cui ci impegniamo a prenderci qualche pausa per il nostro spirito in mezzo agli impegni, agli affanni e le preoccupazioni.

 

 

Il consiglio pastorale, con il parroco don Antonio Murrone, ha predisposto un cammino per approfittare di questo tempo che ci viene donato per rinnovarci come cristiani e come comunità, cercando di impegnarci maggiormente a vivere la vita con gli stessi sentimenti di Gesù, in comunione con Lui”

Così il tempo di Quaresima viaggia online attraverso il canale telegram Kolbe Lecce dove ogni giorno, chi desidera viene guidato e sorretto da alcuni brani evangelici che aiutano a riscoprire la bellezza e l’importanza del rapporto con Dio.

Tutti i bambini dei gruppi di iniziazione cristiana, insieme alle famiglie sono impegnati, nel cammino” come farfalle”. Un invito a trasformare il cuore, attendendo la resurrezione.

 Il cammino si snoda durante l’incontro catechistico e trova la realizzazione della tappa, durante la celebrazione Eucaristica comunitaria. Si raccolgono i doni di generi alimentari da destinare alle famiglie, le uova di Pasqua per chi non può acquistare e le piccole offerte date dalle rinunce dei bambini. I bambini e ragazzi infatti hanno scritto e attaccato su una grande croce, le loro rinunce; i cosiddetti” Fioretti quaresimali”: un segno d’amore, dunque, un sacrificio, una rinuncia a qualcosa a cui teniamo, ma elargito con la stessa leggerezza con cui si dona un fiore. Come qualcosa che non pesa, qualcosa che possiamo sostenere con coraggio.

Le famiglie, inoltre sono state invitate a realizzare, in ogni casa il presepe pasquale; un modo di condividere la Quaresima, costruendo insieme qualcosa di bello che tenga tutti impegnati e, allo stesso tempo, offra momenti di meditazione e preghiera comune.

Previste anche la Via Crucis animata, ogni venerdì dai bambini, da  ragazzi e giovani, infine dalle famiglie e gruppi parrocchiali. Venerdì 24 marzo, è stata programmata una Via Crucis interparrocchiale per le vie del quartiere Stadio. Non mancano momenti di condivisione, è di carità attiva attraverso il punto ristoro dove i giovani preparano e donano 90 panini ogni sera, a quanti hanno bisogno, un’altra grande esperienza è quella di visitare le strade di sera, con i giovani che si preoccupano di portare gli alimenti caldi, le coperte e quanto viene richiesto da chi vive in strada. Gli incontri sul sinodo con il cantiere parrocchiale, che ci ha condotto alla relazione finale, ci ha aiutato ad approfondire molto il tema della qualità delle relazioni, con attenzione verso la casa comune, partendo dai pilastri della vita pastorale la parola e gli organismi di partecipazione ecclesiale.

Il parroco ha poi invitato tutti a vivere dei momenti di deserto, alla confessione, disponibile ogni giorno, e partecipare all’adorazione eucaristica settimanale: il digiuno, l’elemosina e la preghiera, sono lo scenario desertico in cui può fiorire la preghiera. Tante iniziative, per condurci verso il sepolcro vuoto, con cuore rinnovato.

 

 

 

 

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