Sarà dedicato ad una riflessione musicale dal titolo “Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce da Haydn a Mercadante” il nuovo appuntamento - domani 19 marzo alle 19.45 nella chiesa di Sant’Anna a Lecce (ingresso libero) - della seconda edizione del ciclo di incontri “Le conversazioni di Sant’Anna”, promosso dall’associazione Festinamente e dall’associazione Pignatelli, affidataria della gestione della chiesa, di proprietà del comune.
A parlare con esemplificazioni audio e video sarà il giornalista e critico musicale Eraldo Martucci. I quattro Vangeli narrano, ognuno a suo modo, la morte di Gesù e le frasi ultime da lui pronunciate. Prendendo spunto da queste sono stati diversi i compositori che hanno interpretato nella loro opera il dramma del Dio crocefisso e le parole da lui lasciate prima che accadesse: da Schutz (1645) a Pfleger (1670) fino a Graupner (1743). Ma le espressioni più conosciute e intense sono quelle di Haydn (1787) e Mercadante (1838).
Delle “Ultime sette parole di Cristo sulla croce” di Haydn esistono almeno quattro versioni: quella originale per orchestra, una riduzione per quartetto d’archi supervisionata dallo stesso compositore, una per pianoforte da lui autorizzata e quella vocale da lui stesso composta. Nel 1785 Haydn ricevette un singolare incarico da parte di un canonico della cattedrale di Cadice: avrebbe dovuto comporre un brano strumentale sulle sette parole che Gesù pronunciò sulla croce, da proporre ai fedeli durante la settimana santa assieme alle meditazioni liturgiche.
Il lavoro venne così impostato con un’introduzione, quindi con i sette Adagi chiamati dal musicista Sonate al modo antico (intesi quindi come brani suonati anziché cantati), infine con una conclusione (“Il Terremoto”) che rievoca lo spirare del Salvatore. La prima esecuzione ebbe luogo a Cadice il Venerdì Santo del 1786.