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Don Nicola Macculi è il nuovo parroco di Santa Maria della Porta in Lecce. Nel giorno in cui la Chiesa festeggia la santità di Francesco d’Assisi, mons. Macculi ha preso ufficialmente possesso della nuova parrocchia, per undici anni guidata da don Antonio Perrone.

A presiedere la cerimonia d’ingresso l’arcivescovo Michele Seccia, che più volte ha invitato don Nicola a guardare al poverello d’Assisi come figura a cui far riferimento, nella necessità di operare un taglio con le proprie sicurezze per scegliere la strada di Dio.

“Essere presenza di Dio nella comunità, contribuire a costruire una comunità. Non ha fatto così Francesco? - si è chiesto l’arcivescovo nell’omelia -. Prendiamo da lui l’esempio anche nella necessità di operare un taglio, di lasciare ciò che eravamo, dove eravamo. Francesco era nella casa del padre Bernardone, un mercante nobile che avrebbe potuto provvedere all’agiatezza dei propri figli. Ma Francesco fece una scelta diversa. Quella che poteva sembrare una scelta di solitudine è diventata una scelta di Santità. Il taglio di un parroco rappresenta un fenomeno di comunità, non il semplice cambio di chi ‘deve comandare’. È un taglio per prendere coscienza che siamo tutti in cammino con la Chiesa”.

Ed è sempre alla figura di Francesco che don Nicola ha voluto far riferimento nel suo discorso di ringraziamento.

“Sono qui nel giorno di San Francesco - ha esordito il nuovo parroco -. Vengo tra voi, come ho anche ascoltato nell’omelia del vescovo, nell’essenzialità, magari anche con quelle caratteristiche della povertà e della letizia. E usufruendo di questa grande figura ecclesiale di San Francesco, vorrei spesso applicare il Vangelo sine glossa, come lui nella sua regola dice. Mi unisco nella comunità di Santa Maria della Porta, e ringrazio di cuore sia don Angelo Renna, primo parroco, sia don Antonio, per quello che ho trovato in questi pochi giorni. Una comunità già avviata che collabora nella vita diocesana. Proverò a non deludere le aspettative, porterò avanti ciò che c’è di bello e di buono”.

Quindi il ringraziamento al vescovo per il dono di don Gabriele, nominato viceparroco part time – come lo stesso don Nicola ha voluto definirlo – in comunione con la vicina parrocchia di Santa Maria della Pace.

Don Gabriele Morello ho avuto modo di conoscerlo in tempi non sospetti, quando da giovane, nella parrocchia di Santa Rosa, era animatore di comunità del progetto Policoro e io, ironia della sorte, ero il suo tutor. Avevo intravisto una figura un po’ anomala per un giovane laico. Sono contento di ritrovarlo così, a pochi mesi dalla sua ordinazione sacerdotale, a condividere come questo cammino”.

Infine un ringraziamento alla comunità di Squinzano che per 11 anni lo ha accompagnato “in una bella esperienza sacerdotale plurale e differente”.

“Pregate per me - ha concluso don Nicola - Proverò a ‘dividere per moltiplicare’”.

Per il servizio fotografico si ringrazia Gianfranco Caligiuri di Diaframma - Lecce

         

 

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