È ritornato a Santa Rosa in occasione dei festeggiamenti del 60° anniversario della Dedicazione, don Antonio Montinaro, che ieri sera ha presieduto l’Eucarestia al termine del triduo di preparazione alla grande festa di oggi.

Don Antonio è stato parroco della comunità di Santa Rosa per ben 15 anni, dal 2000 al 2015, raccogliendo il grande ma anche impegnativo testimone di don Vito De Grisantis, come ha ricordato don Damiano Madaro, attuale parroco, suo successore e grande amico, salutandolo all’inizio della messa: “raccogliere il testimone non è mai semplice, ma nella fedeltà allo Spirito Santo hai saputo essere pastore e guida lasciando numerosi segni sia sulla comunità che sulla chiesa stessa”.

Un bentornato a casa caloroso e affettuoso quello dimostrato da don Damiano e dall’affetto della comunità presente che ancora ricorda l’operato di don Antonio. “Sei parte viva della nostra comunità” ha affermato poi ancora don Damiano “che sempre ti tiene presente, come ti tiene presente nelle sue preghiere il nostro caro don Vito e il nostro primo parroco don Salvatore”.

Don Antonio non ha nascosto l’emozione nelle sue parole per essere tornato nella comunità che ha servito fedelmente per tanti anni. “Ne ricordo ancora tutte le vie, spesso anche i civici di alcuni parrocchiani…” ha affermato simpaticamente “porto nel cuore ogni cosa bella e ogni fatica affrontata qui insieme a voi”. Ed è in questo bel re-incontro, oltre che negli emozionanti ricordi dei giorni scorsi, che inizia la grande e attesa festa dei 60 anni della Dedicazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie in Santa Rosa a Lecce, una comunità che freme di festeggiare facendo tesoro della sua bella e appassionata storia e di quanti hanno donato il loro impegno per costruirla, ma anche per guardare avanti a un futuro da affidare a Maria, Vergine delle Grazie e alla protezione di Santa Rosa da Lima a cui tutto il quartiere da sempre è devoto. A celebrare questa particolare gioia questa sera saranno presenti il card. Salvatore De Giorgi, primo parroco e fondatore della comunità parrocchiale già dal 1958, insieme all’arcivescovo Michele Seccia. Così si percorrerà nella preghiera il ricordo dalle radici fino a rinnovamento di un impegno di fede nel presente verso il futuro.