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Serata formativa interessante quella guidata lunedì scorso a San Sabino da don VitoCaputo, parroco di San Pio X e direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, invitato dal parroco donSandroQuarta e donDanieleFazzi, suo viceparroco.

 

 

La comunità di San Sabino si è soffermata a riflettere su ciò che la nuova edizione del Messale, in vigore dalla prossima domenica, esorta a vivere. Il Messale è un libro liturgico principalmente utilizzato per la celebrazione delle messe. Con il Concilio Vaticano II si è proceduti alla revisione del testo latino, perché, secondo la Costituzione Sacrosanctum Concilium, si favorisca una partecipazione piena, attiva e comunitaria all’azione liturgica e si possa meglio coglierne il senso. La prima edizione del Messale è del 1970, poi tradotta nel 1973, la seconda è del 1975, tradotta nel 1983, la terza del 2002 con una emendata nel 2008.

Le principali novità del nuovo Messale sono correzioni, modifiche, migliorie ed eliminazioni del precedente. La più nota revisione è quella del Padre nostro, ma non si escludono la preghiera di saluto del celebrante, il Confesso, la triplice invocazione del Kyrie eleison nell’Atto penitenziale, il Gloria, la dicitura “scambiatevi il dono della pace”, più fedele al testo latino, l’espressione “Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello”, che risulta più vicino al testo latino, come citazione dell’Apocalisse di San Giovanni cap. 19, l’orazione sul popolo, la nuova formula di congedo, che ricorda come la conclusione del rito della celebrazione sia l’invio in missione, e la formula “la gioia del Signore sia la vostra forza”, per maggiore aderenza al libro di Neemia. Novità sono presenti anche nelle tre Preghiere eucaristiche.” In conclusione, ha detto don Vito, il Messale ci pone di fronte alla grande responsabilità di essere studiato per un più efficace servizio alle comunità, affinchè esse possano attingere alla ricchezza dei testi liturgici in attesa delle nozze escatologiche con l’Agnello”.

 

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