Caro don Antonello, è già passato un anno da quel triste giorno in cui abbiamo dovuto dirti addio eppure non abbiamo smesso di rivolgerci a te proprio come se fossi ancora qui davanti a noi.
Per quanto un anno sia un arco temporale importante, proprio non ce la facciamo a non pensarti, a non invocare continuamente il tuo nome... qui ogni singolo angolo ci parla di te e a noi sembra ancora di vederti, di toccarti, di parlarti...
Ti vediamo camminare per i corridoi sempre infreddolito, braccia conserte e sciarpa intorno al collo o per le aule del catechismo durante gli incontri con i tuoi bambini, o seduto alla tua scrivania, quella scrivania così cara a don sebastiano al punto da essergli ancora difficile occuparla, ti vediamo seduto a quest’altare o in piedi sul sagrato, sempre con quelle braccia conserte a guardare divertito i ragazzi giocare a pallone sulla piazza o ancora seduto davanti a quel tabernacolo in silenzio a pregare o seduto tra i banchi ad ammirare i bambini del catechismo o il coro durante le prove dei canti e continuiamo a sentire quelle parole di incoraggiamento o quegli applausi di approvazione che ogni volta non facevi mai mancare, riusciamo anche a rivederti attraverso le parole e il modo di essere di don Sebastiano di cui sei stato la guida e che spesso ci riconducono a te, alla tua semplicità e alla tua umiltà... e poi, proprio in questo periodo dell’anno liturgico, non possiamo non rivederti in un improvvisato ruolo da regista ai piedi dell’altare durante le prove del tradizionale recital di Natale messo su dai bambini del catechismo. Quanto ci tenevi! Già a ottobre iniziavi a sollecitarne la preparazione “non togliamo il Natale ai bambini e alle famiglie” dicevi...
Quest’anno, però, dovremo disattendere le Tue aspettative. Purtroppo quest’anno i bambini resteranno senza il Natale e non sarà colpa di nessuno... Ed infatti, da quando Te ne sei andato, sul mondo intero è calato il buio e tutto si è fermato...
Noi tutti, questa comunità, nonostante gli impeccabili sforzi di don Sebastiano, stiamo vivendo un periodo difficile dove la paura e la malattia hanno preso il sopravvento e se a ciò si aggiungono le restrizioni imposte per legge, la conseguenza inevitabile è un momento di fermo totale che sembra rendere infinito e interminabile quel lutto iniziato per la nostra comunità proprio il 7 dicembre dell'anno scorso.
Caro don Antonello è tutto difficile. Abbiamo tanta paura. Pensavamo di vivere in un’isola felice e invece questa comunità, Castromediano, è stata particolarmente colpita…
E per questo motivo ora noi oggi siamo qui ad invocare nuovamente la tua preghiera…
A te che sempre ti sei speso per gli ammalati, per i poveri e per chiunque avesse bisogno del tuo conforto spirituale, a te che eri il nostro porto sicuro, a te che per anni sei stato il depositario delle nostre confidenze e sofferenze, a te che mai hai fatto mancare la tua presenza e il tuo sostegno, a te chiediamo oggi di pregare per noi tutti, di pregare per i tuoi bambini privati della loro quotidianità e che stanno vivendo una vita che non è e non può essere la loro, ti chiediamo di pregare per coloro che hanno contratto la malattia e per chi purtroppo non ce l’ha fatta a vincerla e per i suoi famigliari.
Ti chiediamo caro don Antonello di pregare per tutti coloro che combattono ogni giorno per arrivare a fine mese, per chi ha dovuto chiudere la sua attività e per chi ne sta assistendo impotente al fallimento, per chi ha perso il suo lavoro…
Tanta gente invoca aiuto e ha perso la fede.
Ci credevamo invincibili e invece ci siamo ritrovati fragili e indifesi.
Don Antonello, Tu sei sempre stato il nostro angelo in terra... dal 7 dicembre scorso nulla è cambiato se non che hai potuto mettere le ali, quelle ali che ti hanno trasformato nel nostro angelo custode portato ad essere più vicino a quel Dio di cui sei stato testimone e fedele compagno in vita, quel Dio in cui noi crediamo e davanti a cui oggi Ti chiediamo di intercedere per noi…
Non possiamo sapere se quest’anno di sofferenza e di paura ci abbia insegnato qualcosa, forse sì o forse no, forse i buoni resteranno buoni e i cattivi resteranno cattivi, forse qualcuno avrà capito che non siamo niente su questa terra e forse qualcun altro continuerà a credere di essere onnipotente...
Ma tu non ci hai mai giudicato e continuerai a non farlo e siamo certi che ci sorveglierai, ci custodirai e combatterai al nostro fianco in questa vita terrena e saprai mostrare a dio le sofferenze di questa comunità invocandone l’aiuto.
Ci hai voluto bene e noi te ne abbiamo voluto tanto, ci manchi ogni giorno e il tempo non ha affievolito quella fiaccola d’amore che hai saputo accendere nel nostro cuore e che non si spegnerà mai perché chi come te ha saputo dare tanto in maniera incondizionata e senza mai nulla pretendere in cambio non può e non deve essere dimenticato ed è proprio nel Tuo ricordo che riusciremo sempre ad incontrarci e tu continuerai a vivere.