0
0
0
s2sdefault

Da pochi giorni la Chiesa ha rivissuto il grande mistero dell'incarnazione del Cristo venuto sulla terra per la salvezza di ogni uomo.

 

 

Gesù si è presentato con la dolcezza e la tenerezza di un bimbo, nella semplicità e nella povertà. Il mondo si è fermato e si è inchinato ad adorarlo. La Chiesa ieri ha inteso affidare la protezione della Santa Famiglia di Nazareth a tutte le famiglie. Quella di ieri è stata un rinnovare le promesse matrimoniali e una solenne benedizione a tutti i nuclei familiari presenti, nella messa delle 10 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Idria a Lecce a caratterizzare questa  ricorrenza liturgica che si celebra la domenica successiva al Natale.

Se il Natale ci ha già mostrato la Sacra Famiglia raccolta nella grotta di Betlemme, ora siamo invitati a contemplarla nella casetta di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Possiamo immaginarla facilmente in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine santa accanto al suo Bambino, o il buon san Giuseppe nella bottega di falegname dove il fanciullo impara anche il lavoro umano, giocando.

Nell’omelia, il parroco Padre Carmine Madalese, ha detto che “La Santa Famiglia è icona della Chiesa domestica e deve essere la prima scuola di preghiera. Un’educazione autenticamente cristiana non può prescindere dall’esperienza della preghiera. Se non si impara a pregare in famiglia, sarà difficile riuscire a colmare questo vuoto. Riscopriamo la bellezza di pregare assieme come famiglia alla scuola della Santa Famiglia di Nàzareth”. (S.B.)

 

Forum Famiglie Puglia