Anche Novoli si unisce stasera alle celebrazioni del Giorno della Memoria, fornendo il proprio contributo alla conoscenza, alla storia e alla cultura, specie per le nuove generazioni, con uno spettacolo teatrale organizzato e voluto dal comune in collaborazione con le associazioni Fucina Sociale e Nova LiberArs.
In una piazza gremita di devoti e di pellegrini, alla presenza delle autorità civili e militari l’arcivescovo Michele Seccia ha presieduto l’eucarestia nel giorno solenne della festa di Sant’Antonio Abate patrono della città di Novoli.
Un misto di “tradizione” ed “innovazione”. Possiamo definirla così l’accensione della focara del 2019. Tradizionale certamente nella scelta dello spettacolo pirotecnico, semplice, ma di grande effetto. Innovativa nella forma del falò, piramidale, come esplicito richiamo alle origini egiziane di Sant’Antonio Abate.
Il simulacro di Antonio Abate, santo patrono di Novoli, si è mostrato alla piazza dalle ore 15,30 per la consueta benedizione degli animali prima e la processione poi. A guidare la preghiera don Luigi Lezzi: “Sant’Antonio voleva molto bene agli animali, e noi, come lui, dobbiamo considerarli creature di Dio poste accanto a noi come amici, per questo occorre rispettarli e non maltrattarli”.
Oggi è il 16 gennaio, come da tradizione, a Novoli sarà incendiato il più grande falò del Mediterraneo. Sin dal mattino i riti civili e religiosi che culmineranno nello spettacolo di accensione in programma alle ore 20.30
Il sole tiepido dell’inverno salentino la bacerà ancora per qualche ora. Poi stasera prenderà fuoco raccogliendo nel fuoco - che rischiara, accende l’unità e purifica - i pensieri, le attese, le “carezze” della comunità novolese.