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Una grande esperienza di fede e di comunità quella vissuta dalla parrocchia San Nicola di Myra e Mater Domini in Squinzano che nei giorni scorsi ha messo in scena la Passione Vivente nella straordinaria atmosfera di Masseria Provenzani.

 

 

 

Sono stati oltre un migliaio le persone che nei giorni 31 marzo 1 e 2 aprile hanno assistito alla sacra rappresentazione lasciandosi coinvolgere dal silenzio della sera, dall’intensità dei dialoghi, dalla spettacolare location che è sembrata quasi il contesto naturale per riproporre le ultime scene della vita di Cristo.

Organizzati in gruppi (a volte anche di 80 persone) e accompagnati dalle guide, gli spettatori hanno ripercorso la Passione Vivente che ha avuto come tema “Tra cielo e fango”. Le stesse guide hanno introdotto gli spettatori ricordando che “siamo tratti dalla polvere della terra, è vero, ma siamo fatti per conquistare il

cielo, o meglio per essere cielo.  Eppure, dentro di noi c’è una lotta continua tra ciò che siamo e ciò vorremmo essere. Dio ci ha lasciati liberi, da sempre, dal giorno della creazione siamo noi gli arbitri della nostra vita. Siamo nati dall’amore e per amore, eppure, spesso questo lo dimentichiamo, proprio come accadde nel

giardino dell’Eden…”. E la lotta tra “cielo e fango”, la scelta tra “bene e male” è stato il filo conduttore che ha legato le 12 scene di questa rappresentazione che non solo ha fatto riflettere e meditare ma ha anche emozionato il cuore di tutti i presenti che si sono lasciati coinvolgere in questa storia di amore e di sangue.

Dietro la Passione Vivente un esercito di volontari che hanno gestito il tutto in maniera esemplare: gli scenografi, le costumiste, gli attori, le comparse, le guide, il servizio di accoglienza e il servizio d’ordine che nelle tre serate hanno dovuto gestire un’organizzazione che ha portato a Masseria Provenzani moltitudini di

persone. Tutto questo è stato reso possibile grazie al signor Toto Tafuro, direttore della grande impresa R.I., che ha messo a disposizione a titolo totalmente gratuito l’intera masseria offrendo supporto e collaborazione nella logistica e nella preparazione del tutto. Un grazie al dott. Cesare Canoci, collaboratore parrocchiale e direttore finanziario della R.I., al quale va il merito di aver proposto la location della Masseria Provenzani e di aver collaborato in prima persona con il parroco, don Alessandro Scevola per realizzare il tutto. Il grazie al caro Alessandro Garofalo, presidente dell’associazione teatrale Ghefiura di Squinzano, che ha curato in prima persona l’interpretazione scenica dei singoli attori.

Lo stesso don Alessandro si è fatto portavoce di un corale sentimento di gratitudine verso tutti coloro che hanno preso parte alla Passione Vivente per il tempo donato, per i sacrifici e l’impegno di tutti i volontari che hanno vissuto e fatto vivere un’esperienza di grande fede e di profonda interiorità perché nella Passione di Cristo ognuno ha potuto rileggere la propria storia intrisa di bene e di male, di cielo e di fango.

 

 

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