Non si può rimanere in silenzio nel giorno del 25° anniversario della tragica scomparsa del sen. Emilio Pulli (12.03.1926 - 01.05.1998).
È sempre così prepotentemente forte il ricordo del parlamentare, dell’unico che Squinzano abbia avuto nella sua piccola-grande storia, che ancora oggi, a 25 anni di distanza, costringe al raccoglimento nella preghiera e al fremito del cuore per le tante emozioni che tornano in chi ha avuto la fortuna di vivere con lui una breve o lunga comunione di vita.
Non si può rimanere in silenzio, perché un gran bel silenzio non è stato mai scritto. Così il ricordo del senatore spinge a cercare immagini e parole appartenute alla Democrazia Cristiana, il suo partito che non esiste più, e si trova invece una comunità trasformata in gruppi occasionali di potere, semplici comitati elettorali, destinati ad una permanenza effimera. Non è difficile immaginare che Emilio Pulli non avrebbe mai accettato impegni e testimonianze così volatili. Il suo impegno è stato sempre al massimo perché la sua azione è stata ispirata ai valori essenziali della libertà e della democrazia e si è manifestata nello svolgimento degli incarichi sociali e politici svolti: come militante, fino all’ultimo giorno della sua vita, nell’Azione cattolica, come consigliere regionale di Puglia, come sindaco di Squinzano e come senatore della Repubblica.
E non si può rimanere in silenzio di fronte all’uomo Emilio Pulli, che è stato marito, padre e nonno attento e premuroso.
È stato un uomo che ha avuto come fine ultimo della sua attività sociale e politica il bene della comunità. Così ha fatto onore non solo a Squinzano, ma anche alla provincia di Lecce, alla Regione Puglia e al Parlamento nazionale. Noi gli dobbiamo tanta gratitudine e riconoscenza, assumendo il compito di indicarlo ai giovani e alle future generazioni, perché si torni a credere di più nella concretezza dei sogni che il Senatore aveva per Squinzano e per la sua gente.
Domani sera, 30 aprile, alle 19, nella chiesa madre di Squinzano una messa in suffragio a 25 anni dalla sua morte. Al termine, il sen. Giorgio De Giuseppe, già vicepresidente del Senato, farà memoria di Emilio Pulli uomo, cristiano, politico.