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La festa esteriore non c’è stata ma non è mancata la preghiera presso il santuario della Beata Vergine di Galeano.

 

 

Mons. Michele Seccia, infatti, non ha voluto mancare l’annuale appuntamento del lunedì di Pasqua e, accompagnato da don Attilio Mesagne, si è recato a Torchiarolo presso la cappella dedicata alla Vergine per celebrare la messa. Ad accoglierli solo il parroco don Gaetano Tornese, Padre Sabino Perillo, il sindaco Flavio Caretto, il comandante della Polizia locale Lorenzo Renna, due volontari del gruppo di Protezione civile di Torchiarolo, una rappresentanza dell’Arma e il presidente del comitato festa Antonio Micello.

“Siamo qui non solo per una tradizione - ha detto mons. Seccia - ma per una forma di pellegrinaggio, per affidare alla Madonna di Galeano la nostra preghiera per tutta la comunità, perché tenga lontano il contagio ed il pericolo. Non è una preghiera egoistica per noi soltanto - ha continuato - ma la vogliamo intendere per tutti coloro che, da settimane, stanno affrontando le difficoltà. Il Signore voglia accogliere le nostre preghiere. Chiediamo la protezione di Maria e affidiamo a lei la nostra preghiera di grazia”.

È stato un momento di preghiera intenso concluso con l’Angelus ed il canto dell’inno alla Beata Vergine di Galeano.

La popolazione ha potuto seguire tutto grazie al lavoro di Maurizio Scazzeri che dall’inizio dell’emergenza si è attivato per trasmettere in tutte le case, mediante i social, la diretta di tutte le celebrazioni.

 

Di ritorno da Torchiarolo, l'arcivescovo si è fermato a Squinzano presso l'azienda avicola "Serio... l'uovo di oggi" in segno di gratitudine per la generosità verso i poveri e per augurare una buona e santa Pasqua.

 

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