All’alba del nuovo decreto legge il Natale, come siamo abituati a viverlo, sembra ancora più lontano. Sembrano lontani i cenoni, le feste, le riunioni con gli amici; sembra lontana, come in tutto il 2020, la relazione con il prossimo.
C’è quella magia di luce, in cui anche chi non crede nel Bambinello di Betlemme, che quest’anno sembra essere così fioca.
La caratteristica più importante della luce, però, è che trova il modo di infilarsi nei minimi spiragli, può essere segno anche nel buio più tetro. La luce in cui credono i cristiani poi, quando cerca di splendere fa pulsare i cuori innamorati.
Così a Torchiarolo il Comitato genitori ha pensato di coinvolgere i giovani di Azione cattolica in una attività che facesse illuminare i volti dei piccoli e grandi.
Sì, perché i giovani di Ac, da molti anni, la notte di Natale, sono stati impegnati a distribuire doni ai bambini più e meno fortunati. Come i pastori che accorrono alla grotta, si sono impegnati a regalare sorrisi, cercando di ricordare che anche chi nasce in una mangiatoia merita Gioia grande.
Perché fermarsi in era Covid? I genitori trovano sempre un modo. Anche bussando di locanda in locanda, sanno far nascere la Gioia vera.
Nelle vie del paese sono spuntate, grazie ai volontari e all’amministrazione comunale, le cassette di Babbo Natale in cui ciascun bambino può riporre una letterina, che non sia il solito elenco di doni, però! I bambini potranno affidare i loro sogni, le loro speranze ad un foglio di carta.
I giovani di Ac avranno un compito speciale, custodire questi sogni e rispondere con parole di speranza.
Quella che il Bambino di Betlemme può portare in tutti i cuori che accolgono la Buona Notizia, anche nella notte di Natale più buia.