Forse avranno approfittato del “cambio della guardia” per mettere a segno il loro colpo. Magro il bottino, per la verità.
Nemmeno una settimana è passata dalla presentazione del nuovo amministratore parrocchiale di San Michele Arcangelo in Trepuzzi che la chiesa, nella notte scorsa, ha ricevuto la sgradita visita dei ladri
Come si ricorderà, infatti, solo domenica scorsa l'arcivescovo Michele Seccia aveva accompagnato don Emanuel Riezzo nella comunità parrocchiale durante una solenne eucarestia. A fare la spiacevole scoperta, stamattina, lo stesso don Emanuel quando recandosi in parrocchia per celebrare le messe domenicali si è accorto della tapparella del suo studio sollevata, del vetro rotto, della tenda sporca di sangue e della porta del suo studio forzata. Entrando nella sacrestia messa a soqquadro, un gran disordine: cassetti aperti e scaraventati e paramenti sacri per terra. I ladri (o il furfante solitario) hanno portato via la tastiera che accompagna i canti liturgici e alcune confezioni di mascherine. Ma sono in corso ancora verifiche allo scopo di valutare se manca qualcos'altro all'appello.
Allertati da don Emanuel, sul posto sono intervenute le autorità civili e i carabinieri di Trepuzzi guidati dal maresciallo Giovanni Papadia.
“Qualche balordo delinquente - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Taurino - nella notte ha pensato di turbare la quiete della nostra comunità in un momento particolarmente delicato in cui le preoccupazioni dell’emergenza sanitaria non ci lasciano tregua. Al di là del valore degli oggetti rubati ciò che ferisce sono i danni prodotti e il deplorevole gesto. Non è stato il modo migliore per accogliere don Emanuel al quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà”.
“Auspico - ha concluso il primo cittadino - che gli autori del vile gesto vengano identificati e messi davanti alle loro responsabilità”.
Don Emanuel dal canto suo, durante le messe di oggi, ha dato la notizia ai fedeli e ha sensibilizzato e invitato tutta la comunità a custodire e vigilare sul bene comune considerando la casa di Dio, casa di tutti. Ha poi concluso invitando a pregare per gli autori del vile atto affinché possano redimersi dinanzi a Dio.
Solidarietà a don Emanuel e a tutta la comunità è giunta dall'arcivescovo a da numerosi confratelli sacerdoti.