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Se non sarà una data storica poco ci manca. Dal prossimo 13 maggio tutti sul campanile: verrà inaugurato l’ascensore fortemente e incoraggiato dall’arcivescovo Michele Seccia e realizzato interamente grazie all’intervento finanziato dalla cooperativa Artwork del presidente Paolo Babbo.

 

 

Poco fa l’annuncio ufficiale (GUARDA) nel Padiglione Puglia della Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano ad una platea di operatori del settore e di giornalisti specializzati, con l’intento di far compiere alla notizia il giro del mondo in pochi minuti e farla giungere ai maggiori tour operator che hanno Lecce e il Salento nel mirino.

Ad aprire la conferenza stampa di annuncio Andrea Rurale, docente della “Bocconi” di Milano e direttore del Master in arts management and administration, ha sottolineato un aspetto un aspetto scientificamente importante: “siamo stati a Lecce con gli allievi del Master che dirigo e abbiamo apprezzato la capacità di raccogliere i dati. Un approccio intelligente che consente non di modificare i beni culturali ma di conoscere i gusti della clientela e dii migliorare il servizio. Oggi, con questa nuova opera, l’ascensore nel campanile”.

A porgere il saluto del Governatore Emiliano, l’assessore al turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane il quale, oltra a congratularsi per il lavoro fatto fino ad oggi nella diocesi di Lecce dalla cooperativa Artwork con il progetto LeccEcclesiae sia dal punto di vista culturale e turistico ma anche sul piano sociale per aver avviato tanti giovani al mondo del lavoro si è complimentato per la “visione davvero moderna della fruizione dei beni storici e artistici di Lecce. Un percorso - ha detto Lopane - che non conosce soste e che andrebbe replicato ovunque”.

Paolo Babbo ha subito manifestato tutta la sua soddisfazione: “Siamo davvero soddisfatti di aver potuto quest’anno arrivare ad un appuntamento importante dopo aver realizzato un’opera che possiamo definire storica: aver inserito in un campanile seicentesco un ascensore che consentirà di far diventare quest’opera bellissima un attrattore turistico è davvero una cosa che ci riempie di orgoglio”. È poi entrato di più nei dettagli tecnici dell’operazione.

Si aprirà la mattina del 13 maggio con una cerimonia semplice ma solenne e dal 14 maggio saranno possibili le visite in ascensore.

Il biglietto singolo costerà 12 euro (ridotto a 9 euro per i bambini da 6 a 10 anni, disabili, residenti nei comuni della diocesi di Lecce; gratuito per i bambini sino a 5 anni). I ticket saranno in prevendita dal prossimo 1° maggio, per i turni a partire dal giorno successivo all'inaugurazione e si possono acquistare online sul SITO (www.chieselecce.it) di LeccEcclesiae e a Lecce nella biglietteria di Piazza Duomo e nei punti vendita autorizzati. Ogni ora sono previsti tre turni a orario programmato: un turno (per max 20 visitatori) ogni 20 minuti dalle 8 alle 20 almeno nel periodo da maggio a settembre.

Sarà fondamentale che ogni visitatore rispetti data e orario dell'ingresso indicati anche sul ticket. Il ticket non sarà rimborsabile né potrà essere utilizzabile in orario diverso da quello prenotato. Per i disabili motori è prevista l'assistenza del personale, tenendo comunque conto delle caratteristiche strutturali e murarie dell'edificio storico.

All’incontro è intervenuto, sia pure a distanza con un videomessaggio registrato proprio dall’alto del campanile di Lecce, anche l’arcivescovo Michele Seccia (GUARDA) con un invito esplicito ai turisti: “arrivederci a Lecce”.

Gioia e soddisfazione anche da mons. Antonio Montinaro, giunto in Bit in rappresentanza dell’arcivescovo in quanto presidente della neonata Fondazione Splendor Fidei che si occuperà della gestione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico della diocesi: ecclesiastico della “Questo traguardo - ha detto don Antonio - è il punto di arrivo di una scelta fatta dall’arcidiocesi di Lecce sotto l’impulso dell’arcivescovo Michele Seccia che da subito ha inteso promuovere i nostri beni culturali ecclesiastici attraverso il progetto LeccEcclesiae affidato alla cooperativa Artwork al servizio di accoglienza dei turisti per la visita alle principali chiese barocche della città, peraltro dando lavoro a circa 32 giovani e adulti. Oggi siamo in grado di dire che abbiamo visto giusto nel perseguire questo modello di gestione che, in effetti, ha già dato e sta dando buoni risultati. Ma non basta”.

“L’interesse per i nostri beni ecclesiastici - ha aggiunto - ci ha spinti a costituire la Fondazione Ets Splendor Fidei con la specifica unica finalità della valorizzazione, fruizione, manutenzione e restauro delle nostre chiese. E sono qui in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione della nuova Fondazione convinto che il nuovo ente, grazie l’apporto dei nostri professionisti di elevata competenza, rappresenta una risorsa in più per la nostra diocesi ma anche per tutto il territorio”.

“Siamo certi che - ha concluso mons. Montinaro -, attraverso la Fondazione Splendor Fidei si svilupperà in maniera più organica l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nell’ambito dell’arcidiocesi di Lecce, consentendone la fruizione pubblica, oltre che incrementando l’organizzazione di attività culturali, artistiche e di interesse sociale”.

Il parroco della cattedrale mons. Flavio De Pascalis, presente anche lui alla conferenza stampa: “Il 13 maggio è il giorno delle apparizioni della Madonna di Fatima. Anche la nostra cattedrale è dedicata alla Madonna, la Madonna Assunta, ma insomma non è il titolo che cambia la realtà. La vicinanza naturale tra il campanile di Piazza Duomo e la cattedrale ci ha spinti a scegliere questa data proprio per questo legame con la Madonna ma anche con l’Anno Oronziano che per noi leccesi ricorda l’inizio del cristianesimo nella nostra città e nel nostro territorio”.

“Un ascensore per il campanile - ha proseguito don Flavio - aggiunge alla nostra piazza che è stata definita ‘il salotto del sole’ da don Franco Lupo, un nostro sacerdote-poeta tanto amato, dal prossimo 13 maggio potrà essere contemplata non soltanto come se fossimo seduti in questo salotto inondato di sole, ma anche dall’alto. E lo sguardo potrà spingersi molto oltre, verso il mare, quasi a richiamarci la vocazione della nostra città che guarda anche a oriente, un oriente così difficile ma per noi anche importante per tanti sensi, anche dal punto di vista della nostra fede senza, dunque, disincarnarci dalla nostra terra, anzi spingiamo lo sguardo oltre per incontrare popoli, per incontrare persone, dolori, per incontrare soprattutto fratelli e sorelle”.

“E allora - ha concluso - ben venga questo ascensore che ci porta a spingere lo sguardo lontano, è quello che ci concediamo quando facciamo una visita lì dall’alto ma anche quello che dovremmo cercare di fare ogni giorno della vita”.

 

 

 

 

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