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È stata accolta dall’arcivescovo Michele Seccia, la principessa Carolina di Monaco giunta a Lecce per assistere a “Core Meu”, lo spettacolo nato dall’incontro tra l’arte della danza del Balletto di Monte Carlo e la travolgente musica popolare di Antonio Castrignano e la sua Taranta Sounds.

 

 

La principessa in queste ore alloggia a bordo del suo panfilo Pacha III, una favolosa barca d’epoca del 1931 donatagli dal marito Stefano Casiraghi. Lo storico yatch della famiglia reale monegasca è ormeggiato nel porticciolo turistico di Brindisi. Giunta a Lecce alle 19,30 circa, poche ore prima dell’inizio dello spettacolo, giusto in tempo per gustare alcuni piatti tipici salentini in un locale nei pressi della cattedrale e per una breve passeggiata, la principessa è stata ricevuta dall’arcivescovo nella sala grande del Museo diocesano d’arte sacra, dinnanzi alla tela di Sant’Oronzo, patrono e protettore della città e dell’arcidiocesi di Lecce.

“Mi fa piacere accoglierla davanti all’immagine del nostro amato Sant’Oronzo per sottolineare la storicità della nostra diocesi, le nostre radici cristiane, i sentimenti di accoglienza che da sempre animano la nostra comunità, il legame strettissimo che ci unisce alla nostra terra, il desiderio e l’impegno di prendercene cura attraverso la bellezza - ha confidato il presule leccese alla principessa appena giunta nel museo -”.

Seccia, che ha svolto i suoi studi teologici a Roma presso il Pontificio seminario francese, ha tenuto la conversazione tutta in lingua francese, mettendo da subito a suo agio la principessa e accompagnandola step by step per tutta la visita al museo. Il breve percorso che è stato condotto dal responsabile dei servizi turistici e culturali di ArtWork, Giovanni Colonna, alla presenza del consigliere di amministrazione di ArtWork, Matteo Perrone, ha suscitato in Carolina di Monaco tanto interesse e altrettanta curiosità. Le sono stati brevemente illustrati il busto di argento di Sant’Oronzo, la tela probabilmente di Nicolas PoussinPasce ove meas”, l’Apostolado, la Madonna del cucito di Paolo Finoglio, la tavola raffigurante la Madonna del Carmine.

L’incontro con le istituzioni regionali e cittadine si è tenuto invece nell’ufficio di curia dell’arcivescovo che dal balcone del palazzo dell’antico seminario ha l’affaccio su Piazza Duomo che l’ha riconosciuta e applaudita tra foto e commenti sui social. Erano presenti all’incontro il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, il prefetto, Luca Rotondi, la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, il capo di gabinetto della Provincia di Lecce, Antonio Perrone.

“Essere qui è un piacere e un onore - ha dichiarato la principessa - ringraziando l’arcivescovo per l’amabile accoglienza, che non dimenticherò, e per aver concesso la disponibilità di Piazza Duomo, una cornice preziosa e unica per la musica di Antonio Castrignanò”.

 

Racconto per immagini di Jacopo Maniglia

 

 

 

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