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Gratitudine e nostalgia. Sono stati questi i due sentimenti che hanno attraversato la celebrazione che ieri sera, nella chiesa parrocchiale di San Paolo in Crotone, il nuovo arcivescovo coadiutore di Lecce ha presieduto per salutare la diocesi calabrese che egli ha guidato per più di quattro anni.

 

 

Con l’espressione del suo motto episcopale, “Testimone del vangelo della grazia”, rivolgendosi all’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, il vicario generale, don Lino Leto ha voluto ringraziarlo e salutarlo a nome di tutto il presbiterio diocesano in una chiesa gremita di sacerdoti e di fedeli con la presenza delle autorità cittadine, compreso il dott. Giuseppe Capoccia, magistrato leccese attualmente a capo della Procura di Crotone, amico ed estimatore di mons. Panzetta, e con in pectore la nomina a Procuratore capo di Lecce. Ha concelebrato anche il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi. Vicinanza ai fedeli, attenzione ai più bisognosi e una profonda fede che ha guidato ogni sua azione, questi i tratti dell’episcopato crotonese di Panzetta così come sono stati delineati dal vicario.

“La gratitudine più profonda che possiamo offrire come comunità è la preghiera - ha detto l’arcivescovo nell’omelia -. Porterò con me l’enorme amore che mi avete dato e butterò il male. Lo lascerò lontano da voi”.

Un dono, poi, in segno di affetto e riconoscenza: un anello con incisa l’immagine del Buon Pastore, simbolo di un legame con la Chiesa Crotonese che non s’interromperà certo con il trasferimento a Lecce.

Foto di copertina wesud.it

 

GUARDA L’INTERVISTA RILASCIATA A WESUDNEWS

 

 

 

 

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