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Siamo all’ultimo atto del Cammino sinodale 2021-2025 scritto per la fase diocesana dalla Chiesa di Lecce.

 

 

Questa ‘prima’ nella storia della Chiesa cattolica di un Sinodo che raccoglie le istanze ‘dal basso’ del popolo di Dio, e non più partendo dai vescovi, ha consentito ieri sera, nella cappella del Monastero delle Clarisse di Lecce di definire una strategia di approfondimento nel cammino di fede che sarà sviluppata dai diversi organismi di partecipazione della diocesi.

L’équipe sinodale diocesana, presieduta dal vicario generale, l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, alla presenza del vicario episcopale per la pastorale mons. Vincenzo Marinaci, e coordinata dai due referenti diocesani don Damiano Madaro e la scrivente, ha analizzato lo Strumento di lavoro, frutto di tutte le sintesi delle diocesi d’Italia e organizzato in schede, per discernere i percorsi su cui avviare un confronto comunitario.

“Nuovi linguaggi per comunicare la fede e creare nella Chiesa corresponsabilità e sinodalità”: su questo tema individuato dalla nostra diocesi nelle precedenti fasi narrativa e sapienziale, sono state selezionate le schede relative ai linguaggi, alla formazione e alla corresponsabilità. Il consiglio presbiterale e quello pastorale diocesano, con coloro che hanno già vissuto il cammino e che aderiranno, affronteranno a febbraio tre sessioni di lavoro sulle schede indicate.

“Il discernimento ecclesiale sarà finalizzato alla espressione di una larga convergenza” sulle “proposte per orientare il cammino diocesano e nazionale” (Strumento di lavoro per la fase profetica, Premessa pag. 3); proposte concrete e “scelte possibili” da rendere operative per la nostra Chiesa locale.

Il tutto confluirà in un’assemblea comunitaria a Lecce, organizzata con tavoli sinodali per il discernimento finale di questa fase profetica.

Entro i primi di marzo prossimo la diocesi invierà a Roma il risultato di questi incontri, come contributo di ciò che lo Spirito ha suggerito nelle nostre narrazioni ed esperienze.

Le diverse sintesi nazionali convergeranno poi in Proposizioni, discusse e votate nella seconda Assemblea sinodale a Roma (31 marzo - 4 aprile 2025) da trasmettere all’Assemblea generale dei vescovi, che darà a esse una forma definitiva, in un testo da consegnare entro l’estate 2025 alle Chiese in Italia per la ricezione delle nuove linee pastorali.

 

 

Photogallery di Arturo Caprioli

 

 

 

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