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Nel cuore di Gerusalemme sono le donne a varcare per prime, all’alba, il portone della basilica del Santo Sepolcro. Sono latine, ortodosse, etiopi: pregano in silenzio sulle pietre della Passione e della Resurrezione di Gesù.

 

 

 

Sono le protagoniste del documentario ‘Donne al Sepolcro’, in onda su Tv2000 nella Settimana Santa, giovedì 14 aprile ore 8.30 e sabato 16 ore 11.15. Nel documentario, realizzato da Alessandra Buzzetti, la storia biblica delle prime testimoni della resurrezione si intreccia con le storie di cristiane di diversi riti che oggi abitano i vicoli e i tetti della città vecchia di Gerusalemme.

Marta e Maria, del monastero etiope di ‘Der Sultan’, Katia Suriano custode della Casa della Veronica con le Piccole sorelle di Gesù, Amal Baddour cristiana ortodossa, sono testimoni oggi di “quell’alba di speranza che ha trasformato in lacrime di gioia il pianto di Maria Maddalena e delle altre prime pellegrine sulla tomba vuota di Cristo”.

Le telecamere di Tv2000 sono entrate nel monastero etiope di “Der Sultan” sul tetto della basilica del Santo Sepolcro. Poverissime celle dove oggi vive una comunità di venti monaci, 18 uomini e due donne: Marta e Maria. Sono nate entrambe nel Tigrai. La più giovane è Marta e si occupa del negozietto di souvenir, Maria è più anziana e da 18 anni vive nella comunità di “Der Sultan” in giornate scandite dalla preghiera e dal servizio.

Nella sesta stazione della Via Dolorosa c’è Katia Suriano, 47 anni. Con le altre Piccole sorelle di Gesù di Charles De Focauld. A raccontare la sfida dell’educare alla fede a Gerusalemme è Amal Baddour, cristiana ortodossa, madre di quattro figli. Stretta tra i coloni ebrei nella porta accanto e le sette protestanti - arrivate anche a Gerusalemme a fare proselitismo - Amal esprime la resilienza delle donne cristiane della città santa.

 

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