Mascherine Ffp2 in tutti i luoghi chiusi, green pass base per i visitatori e green pass rafforzato per tutto il personale.
Con un decreto del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, pubblicato ieri dall’Osservatore Romano si confermano fino al 30 aprile le misure di materia sanitaria contenute nell’apposita ordinanza del 30 marzo scorso, “considerato che il perdurare dell’attuale situazione di pandemia richiede specifici provvedimenti straordinari ed eccezionali volti a contrastarla e a garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività, anche in deroga alla normativa vigente”.
Tali disposizioni, si legge nel decreto, “si applicano a tutto il personale (superiori, officiali ed ausiliari) dei dicasteri, organismi ed uffici della Curia Romana e delle istituzioni collegate alla Santa Sede”, e si estendono “ai collaboratori esterni e a coloro che a qualsiasi ulteriore titolo svolgano attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso i medesimi Enti, al personale delle ditte esterne e a tutti i visitatori ed utenti”.
Fatti salvi i controlli demandati al Corpo della Gendarmeria, il responsabile di ogni ente è tenuto ad “attivare ogni forma di verifica del rispetto delle prescrizioni sanitarie”. Il personale del Governatorato che sia stato a contatto diretto con persona positiva, secondo quanto stabilisce l’ordinanza del 30 marzo confermata oggi, “se non vaccinato potrà rientrare al posto di lavoro dopo isolamento fiduciario di dieci giorni, previo test antigenico finale negativo; se vaccinato può accedere, in regime di autosorveglianza, al posto di lavoro con obbligo di uso dispositivo di protezione individuale delle vie respiratorie di tipo Ffp2 in tutti i luoghi (aperto e chiuso)”.
Il personale del Governatorato sprovvisto di green pass rafforzato, fino a nuove disposizioni, non può accedere al posto di lavoro e dovrà essere considerato assente ingiustificato, con la conseguente sospensione della retribuzione giornaliera per tutta la durata dell’assenza. Tali misure, inoltre, riguardano tutti i partecipanti ad eventi e convegni e “tutti coloro che fruiscono della ristorazione al chiuso”.