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L’Incontro del Mediterraneo, che si terrà nei mesi iniziali del nuovo anno a Firenze, la città di Giorgio La Pira, che “cosa altro è se non un Sinodo dove riunirsi, valutare proposte, esperienze e progettare insieme? Questo è ciò di cui abbiamo bisogno non solo per la Chiesa italiana ma per tutto il mondo”.

 

 

 

Lo ha detto ieri il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, intervenendo al Meeting di Rimini, all’incontro “Mediterraneo, frontiera di pace”. Il cardinale ha ricordato che “il Mediterraneo è da sempre un laboratorio di scambi tra culture e tra popoli. In questo piccolo bacino che bagna tre continenti, come ricordava il sindaco di Firenze, La Pira, si sono sviluppate almeno 20 civiltà. Questa è la terra indicata da Dio ad Abramo, che contiene per questo i germi delle tre religioni monoteiste i cui appartenenti credono alla trascendenza di Dio, il Creatore. Dal Mediterraneo la pace può estendersi a tutto il mondo”.

“Faremo tutto il possibile - ha aggiunto circa l’impegno che la Chiesa Italiana metterà in campo per aiutare gli afghani in arrivo -. Ci è stato chiesto un impegno anche a livello di diocesi e parrocchie e vedremo cosa sarà possibile fare. Molte famiglie giunte in Italia sono legate tra di loro e sono numerose, anche 15 o 16 persone. Come sempre faremo il possibile davanti al fratello in difficoltà per accoglierlo. Ma va detto che questo è un problema che può essere affrontato solo insieme anche per gettare le premesse affinché tali tragedie non si ripetano. Le truppe sono fuggite, hanno lasciato tutte le armi. È come mettere un fucile in mano ad un bambino”.

“Delle volte - ha concluso Bassetti - si fanno dei gesti che non sono sufficientemente riflettuti e pensati. Indipendentemente da come sono avvenuti i fatti, come sempre la Chiesa italiana, attraverso la Caritas, si attiverà. Bisogna essere ordinati nella carità”.

 

Forum Famiglie Puglia