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Un artigiano che metteva a disposizione il proprio traino per trasportare materiale vario per conto terzi, dietro corrispettivo in danaro, era lu trainieri, il trainiere, impresario in proprio e non alle dipendenze di un “padrone”; uno dei segni di identificazione era il fazzoletto legato al collo.

Per lo più era impegnato a trasportare dalla tagghiata, cava di pietra, al luogo di costruzione di un edificio, materiali lapidei come uccetti e pezzotti, conci tagliati su misura; brecciolina, pietrisco; calce; tufina, polvere ottenuta segando un concio di tufo, adoperata oltre che nell’edilizia, in casa per sgrassare pentole e caldaie di rame e, sparsa sul pavimento, per prosciugare qualsiasi liquido che vi si fosse versato.

Per approfondimenti: R. Barletta, Ci tene arte tene parte, Grifo, Lecce 2011

 

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