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Il 55° Rapporto del Censis, presentato la settimana scorsa, si muove tra razionalità e irrazionalità.

 

 

 

È razionale, ad esempio, che l’80% degli Italiani ritenga che la scuola “non serve a niente”? È razionale che 3 milioni di Italiani sostengano che la terra sia piatta? Che tre milioni di Italiani ritengano che il Covid non esiste o che il 31,4% ritenga che il vaccino sia un farmaco sperimentale?

Posto che ognuno è libero di pensarla come crede, diventa legittimo pensare che il Covid, tra le altre gravi conseguenze, abbia anche fatto aumentare il numero degli irragionevoli.

È ragionevole, per contro, che il 51,2% degli Italiani pensi di non poter tornare più al livello di benessere economico del passato o che il 28,4%  ritenga che la propria situazione peggiorerà, a causa del Covid.

Apprendere, quindi, che il Paese diventerà sempre più povero e che oltre due milioni di famiglie precipiteranno in una situazione di povertà assoluta, è, a dir poco, drammatico.

E, fatto inusuale, la situazione peggiore potrebbe verificarsi al Nord, a causa delle varie crisi che hanno investito il settore industriale.

In questa società, con l’abbattimento del numero delle nascite, il prezzo maggiore graverà sulle spalle delle donne e dei giovani, che hanno già iniziato a subire le conseguenze più gravi durante la pandemia.

I livelli di spesa delle famiglie non torneranno su quelli del 2019, ma l’indice di fiducia dei consumatori sembra in lieve ripresa, raggiungendo quasi quello del 2018.

Un aspetto totalmente inedito sembra dominare: un ritorno al passato, adeguato all’attualità.

Stanno ritornando stili di vita legati al quartiere: la riscoperta dei negozi di prossimità, che sembravano morti per sempre, stanno avendo una forte rivincita, così come i piccoli bar o ristoranti di prossimità, che si possono raggiungere tranquillamente a piedi o in bicicletta.

Gli stili di consumo ed  i comportamenti sembrano rivalutare gli stili di vita, ponendo il benessere al primo posto.

Durante la pandemia, la rete è venuta in soccorso di molti Italiani, ma un’alta percentuale dichiara che intende tornare fisicamente a fare acquisti nei negozi, per mantenere vive le relazioni sociali e di vicinato.

La dimensione “umana” che sembra fare la differenza tra il nostro Paese e quelli circostanti, ha dimostrato di voler sostenere le iniziative collettive di solidarietà nei confronti dei più svantaggiati.

E questo sembra decisamente essere un comportamento razionale, che, speriamo, ci salverà!

 

Forum Famiglie Puglia