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È iniziato il tempo dell’attesa gioiosa e - perché no - anche quello della curiosità, dopo l’annuncio dello scorso 28 agosto quando l’arcivescovo Michele Seccia ha ufficialmente resa pubblica la nomina del nuovo arcivescovo coadiutore di Lecce nella persona di mons. Angelo Panzetta (LEGGI).

 

 

In quella stessa giornata, in segno di obbedienza alla volontà di Dio, di fedeltà al Santo Padre e alla Chiesa e di profondo rispetto nei confronti dell’arcivescovo appena nominato coadiutore di Lecce, don Vito Caputo ha rassegnato le dimissioni da vicario generale (LEGGI) dal momento che a norma del Diritto canonico, sarà il nuovo arcivescovo coadiutore, una volta giunto in diocesi, ad assumerne le funzioni (LEGGI), conservandole fino al giorno del passaggio di testimone da mons. Seccia a mons. Panzetta alla guida della Chiesa di Lecce.

Ma, in attesa dell’arrivo ufficiale in diocesi dell’arcivescovo Panzetta, ieri mons. Seccia dopo aver accolto le dimissioni di don Caputo, confermando la piena fiducia nel parroco della cattedrale - negli ultimi dieci mesi suo vicario generale - e, in accordo con l’arcivescovo coadiutore, ha ritenuto opportuno nominare lo stesso don Vito come “delegato arcivescovile ad universitatem casuum” (delegato per tutte le incombenze della diocesi) secondo quanto prescritto dal Diritto canonico ai cann. 131 §1 e 137 §1.

Manterrà tale mandato fino alla nomina dell’arcivescovo coadiutore nell’ufficio di vicario generale (cfr can 142 §1).

A don Vito, Portalecce, facendosi interprete del diffuso sentimento del presbiterio e della comunità diocesani, rivolge i più affettuosi e cordiali auguri di buon nuovo servizio alla Chiesa di Lecce.

 

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