Com’è noto, ricorre domani 6 novembre il 267.mo anniversario della Dedicazione della cattedrale di Lecce, la chiesa madre della diocesi.
La cattedrale è il luogo da cui ogni vescovo successore di Oronzo, alla guida della Chiesa di Lecce ha insegnato, ha indicato la meta e, ancora oggi, nella persona dell’arcivescovo Michele Seccia offre prospettive di vangelo al suo popolo.
La comunità diocesana, a poche settimane dall’apertura del Giubileo, si ritroverà in duomo con il suo pastore alle 18 per la celebrazione della messa e per rinnovare l’unità, la sinodalità, la comunione che si è chiamati a vivere insieme: vescovo, sacerdoti, diaconi, religiosi, consacrate, fedeli laici… In coincidenza con questa festa, all’inizio della solenne concelebrazione sui sono stati invitati anche arcivescovi e vescovi della Puglia e della metropolia salentina, l’arcivescovo Seccia presenterà alla comunità diocesana l’arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta, designato da Papa Francesco lo scorso 28 agosto (LEGGI) e verrà letta la Bolla pontificia di nomina.
Chi non potrà partecipare di persona alla messa in cattedrale potrà seguire l’intera celebrazione trasmessa in diretta streaming da Portalecce (pagina Fb) e in tv da Teledehon (ch 19) per la regia di Paolo Longo, il commento (su testi preparati dall’Ufficio liturgico diocesano) di Francesco Capoccia.
Evento storico ed evento spirituale si fonderanno, dunque, nell’unica celebrazione della Dedicazione che supera il valore di anniversario per confermare invece quello pastorale e teologico che esso rappresenta e rimane immutato: la cattedrale è il “luogo in cui si siede” il vescovo perché vi è posta la càthedra, la sede fisica su cui tradizionalmente sedevano coloro che svolgevano un magistero e ricoprivano un riconosciuto ruolo di insegnamento. Nel linguaggio e nell’esperienza cristiani la cattedra indica la sede episcopale, posta nel presbiterio in posizione di rilievo, da cui il vescovo presiede la liturgia, spiega la Parola di Dio, parla alla sua comunità, benedice in nome di Dio… La chiesa cattedrale, l’ecclesia cathedralis, è dunque la «chiesa del vescovo», dove egli convoca la diocesi (le persone) intorno a sé per ascoltare la Parola di Dio, per celebrare l’eucarestia centro e fondamento di ogni incontro ecclesiale, per inviare i credenti nella loro missione quotidiana di annuncio e di testimonianza…, per ricentrare la vita dei credenti su Cristo e sulla proposta che ogni giorno il Vangelo fa a ciascuno.