Il Tempo di Pasqua comprende otto domeniche: la domenica di Risurrezione; la II, la III, la IV, la V, la VI domenica di Pasqua; la VII domenica di Pasqua dove, dal quarantesimo giorno dopo la Pasqua, viene trasferita l’Ascensione del Signore nei luoghi in cui non è di precetto; la domenica di Pentecoste (cf. Norme generali per l’ordinamento dell’Anno liturgico e del calendario, nn. 22-23 e 25).
Anche per queste domeniche vogliamo proporre alcuni canti d’ingresso in conformità alle indicazioni ecclesiali generali (cf. Ordinamento generale del Messale Romano, n. 48) e della Conferenza Episcopale Italiana (cf. Precisazioni, n. 2).
- La prima possibilità è quella di eseguire le antifone del Graduale Romanum (1974): Resurrexi per la domenica di Risurrezione; Quasimodo per la II; Iubilate Deo per la III; Misericordia Domini per la IV; Cantate Domino per la V; Vocem iucunditatis per la VI; Viri Galilaei per l’Ascensione; Spiritus Domini per la domenica di Pentecoste.
- L’altra è quella di attingere dal Repertorio nazionale di canti per la liturgia brani in lingua italiana che richiamano le antifone: Sono Risorto (n. 188), Cristo è risorto, alleluia (n. 172) la cui musica è tratta dall’opera Judas Maccabeus di George Friedrich Händel, mentre il testo italiano è di Mario Piatti, Cristo è risorto, alleluia (n. 173) di Antonio Martorell e Cristo risorto (n. 174) per la domenica di Risurrezione; Uomini di Galilea (n. 192) per l’Ascensione; Spirito creatore (n. 189) per la domenica di Pentecoste.
- Per tutte le altre domeniche di Pasqua, non essendoci un canto che richiami direttamente l’antifona, si può attingere in maniera più libera all’abbondante raccolta che il Repertorio propone per il Tempo di Pasqua.
*responsabile Ufficio diocesano musica sacra