In una basilica del Rosario gremita (nei limiti consentiti) di fedeli, l’arcivescovo Michele Seccia ha presieduto la santa messa domenicale in ricordo del Servo di Dio mons. Ugo De Blasi, a quarant'anni esatti dalla sua morte.
Durante l'omelia il Seccia ha ricordato le virtù eroiche di don Ugo, con particolare riferimento alla sua vita di pietà e di devozione. L’arcivescovo ha richiamato anche la raccolta di scritti di don Ugo, le sue omelie e le sue predicazioni, caratterizzate da un vivo e profondo amore verso il Signore e la Vergine Maria. Infine, ha voluto insistere sulla necessità di pregare per la canonizzazione di don Ugo e di richiedere a lui l'intercessione per ottenere speciali grazie da parte del Signore.
Alla concelebrazione eucaristica, guidata dal maestro delle cerimonie episcopali, mons. Giancarlo Polito, ha preso parte mons. Fernando Filograna, vescovo di Nardò Gallipoli, così come mons. Pierino Liquori, vicepostulatore della causa di canonizzazione, e l’ultranovantenne don Antonio Pellegrino, che ha conosciuto da vicino per tanti anni il compianto don Ugo. Al termine della messa, il rettore della basilica, mons. Mauro Carlino ha annunciato che il prossimo 5 maggio, i consultori teologi della Congregazione delle cause dei santi, presieduta dal card. Marcello Semeraro, si riuniranno per esaminare la ‘positio’, ossia la documentazione inviata da Lecce in Vaticano al termine del processo diocesano, circa l’eroicità delle virtù di don Ugo De Blasi. Si tratta di un passo molto significativo che prelude alla proclamazione della venerabilità del Servo di Dio. Fa piacere notare che tale passaggio avverrà proprio nel giorno di Sant’Irene, compatrona della città di Lecce.
Racconto per immagini di Domenico Perrone