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“La situazione in cui viviamo è molto più ‘liquefatta’ di un tempo, e quello che manca nei ‘non-rapporti’ è quell’amore che ascolta fino in fondo l’altro per scoprire insieme la verità”.

 

 

 

Così si esprime il prof. Christian Hennecke teologo tedesco, che dal 2015 dirige a Hildesheim (Germania) l’Ufficio diocesano di pastorale.

Nell’orizzonte del cammino sinodale e sui passi del tema scelto: ‘Nuovi linguaggi per comunicare la fede e creare nella Chiesa corresponsabilità e sinodalità’, la Chiesa di Lecce e l’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano ‘don Tonino Bello’, giovedì 9 maggio alle 19.30 nella sala conferenze del Centro mediterraneo di cultura e pastorale “San Giovanni Paolo II” (ex nuovo seminario), ospiteranno il teologo pastoralista tedesco che interverrà sulla conversione pastorale ecclesiale alla luce del cambiamento dei linguaggi con ‘Sinodalitá: sfida per nuovi paradigmi e linguaggi ecclesiali’.

Il prof. Hennecke, già per otto anni responsabile della formazione dei seminaristi nella sua diocesi, ha anche prestato servizio pastorale in alcune parrocchie della Germania settentrionale e nella sua ricca bibliografia ci consegna esperienze di Chiesa e di comunità che, alla luce del Vangelo, fioriscono in modi nuovi e impensabili ancora oggi.

Nel suo intervento proverà a sviluppare una serie di prospettive in vista del futuro della Chiesa, concentrandosi sul contesto ecclesiale attuale e cercando di mettere in luce alcune situazioni che appaiono cariche di promesse.

Partendo dalla constatazione di una “architettura ecclesiale” classica che si sta sciogliendo, generando un cambio di clima ecclesiale, e da un generale rimescolamento della popolazione proveniente da parti differenti del mondo, si arriva a “capire che la fede non è tanto un destino, quanto una scelta”. Per percepire il profondo cambiamento in atto in tutto il mondo è necessario staccarsi dalle potenti immagini del passato. Ancorarsi al passato “impedisce di scorgere il futuro già presente e di vedere i germogli di una nuova cultura, di un nuovo paradigma ecclesiale”.

L’invito è aperto a tutti: sacerdoti, diaconi, religiosi e operatori pastorali.

L’appuntamento successivo, a chiusura del percorso formativo di quest’anno sui linguaggi, vedrà poi l’intera comunità ecclesiale in preghiera in attesa dello Spirito la sera di sabato 18 maggio per la Veglia di Pentecoste.

 

 

 

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