La visita pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia torna a fare tappa a Monteroni, questa volta nella comunità parrocchiale di Maria SS. Ausiliatrice, che sorge nel cuore del quartiere “Li Spierti”, cerniera tra il centro e la periferia del paese.
Si tratta della seconda delle tre parrocchie di Monteroni: la chiesa di Piazza Candido fu edificata nel 1953, ovvero esattamente 70 anni fa, mentre nel 1957 fu poi consacrata parrocchia dall’allora vescovo di Lecce, Francesco Minerva.
Il “padre costituente” della chiesa prima e della parrocchia poi fu don Carmelo Martino, “fondatore”, rettore e poi primo parroco nella storia della comunità nata nella Monteroni post-bellica. Don Carmelo, scomparso nel 2010 alla soglia dei 102 anni, affidò la parrocchia alla protezione della Madonna Ausiliatrice, “aiuto del popolo cristiano”, incoraggiando proprio la speranza del popolo mentre i morsi della miseria, della fame, i pesi e le ferite della guerra sembravano insormontabili. Don Carmelo fu parroco fino al 1983 per poi passare il testimone a don Adolfo Putignano (parroco fino al 1987). A seguire, alla guida della comunità, si sono succeduti don Raffaele Bruno (1987-1997), don Antonio Perrone (1997-2008), don Carlo Calvaruso (2008-2015) fino all’attuale parroco don Giorgio Pastore, al timone dal primo novembre 2015.
Nel solco di questa storia raccontata dai numeri, ma attraversata soprattutto da emozioni, intuizioni, volti e persone, monsignor Seccia terrà la sua Visita Pastorale nel corso di questo fine settimana che sta per cominciare. Domani 20 ottobre la liturgia di apertura della visita, alle 9.30, e in serata l’assemblea parrocchiale che vedrà il confronto e lo scambio di idee e riflessioni tra l’arcivescovo, il parroco don Giorgio, gli operatori pastorali e i fedeli. Sabato 21 sarà, poi, il momento dell’incontro con i ragazzi del catechismo e i loro genitori, e poi della tappa, con la celebrazione della messa, nella rettoria della Madonna di San Fili. Nelle due mattinate, Seccia, accompagnato da don Giorgio, andrà a far visita agli ammalati della parrocchia e ad alcune attività imprenditoriali.
Domenica 22 il giorno di chiusura: l’arcivescovo celebrerà le messe del mattino e quella della sera nella chiesa parrocchiale di Piazza Candido. Poi, al termine della giornata, il saluto e l’abbraccio finale tra il pastore e la comunità con un momento di festa, incontro e convivialità nel salone parrocchiale.