Si è conclusa la Visita Pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia presso la comunità di San Sabino a Lecce, la prima di questo nuovo anno 2025.
Un unisono di voci liete per l’evento ha commentato questa tre giorni intensissima, in cui egli ha esortato l’assemblea con le parole di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come Cristo vi ha amato”. L’arcivescovo ha donato momenti di altissima spiritualità, ha avvolto tutti nel suo abbraccio di padre e pastore, li ha confermati nella fede, ha ascoltato con attenzione le loro istanze, regalando a ognuno gioia ed incoraggiamento anche con un semplice saluto, una carezza, una parola di conforto. Li ha resi protagonisti di quest’avventura indimenticabile e fieri di appartenere alla propria comunità, in cui ciascuno ha vergato un suo tassello per comporre il bellissimo mosaico, che lo ha accolto in queste giornate.
Dai più giovani ai più anziani, tutti hanno dato testimonianza di affetto, riconoscenza, stima verso il proprio vescovo Michele nei vari incontri con le realtà del quartiere, dai malati in casa, agli ospiti dell’Istituto Marangi, ai pazienti della Casa di cura Petrucciani, parlando con i giovani studenti dell’Istituto di cultura e lingue Marcelline, che svolgono attività settimanali di doposcuola nella parrocchia, accompagnati per l’occasione dal preside Angelo Murrone e da alcuni genitori.
Letizia, entusiasmo, lacrime di felicità sono state le reazioni palpabili e visibili tra i catechisti, stretti intorno al loro vescovo, “collaboratore instancabile della gioia”, il quale con tenerezza, parresia, dolcezza e pur fermezza ha risposto alle tante domande propinate dai bambini e ragazzi, che hanno gremito fino all’inverosimile la chiesa, animando la serata di sabato con canti e gesti di esultanza. L’arcivescovo si è anche soffermato a dialogare con la comunità sull’andamento della catechesi per piccoli e adulti, che è punta di diamante nella vita parrocchiale, grazie all’apporto dell’Ac e del Grest.
Ha esortato i giovani e giovanissimi ad aprirsi alle associazioni e movimenti diocesani ed elogiato i volontari dell’unità di strada, il gruppo che coinvolge varie parrocchie in sinergia per dare ristoro ai più poveri ed emarginati della città. Inoltre, ha salutato una rappresentanza del gruppo Caritas, che assiste sessanta famiglie, fornendo conforto psicologico, spirituale e materiale, anche in tempi di pandemia.
Si è congratulato con la “Compagnia teatrale Raniero”, che è il fil rouge della comunità per raggiungere altre parrocchie e raccogliere fondi per iniziative benefiche in memoria di Raniero Pedone, il piccolo ispiratore dell’iniziativa, morto nell’estate del 2023 per una grave infermità. Mons. Seccia si è intrattenuto anche con i ragazzi della scuola calcio, che pullulano nei campetti dell’oratorio con la loro prorompente vivacità. E nell’ultimo giorno ha celebrato la santa messa, battezzando il piccolo Emanuele e ammettendo al catecumenato la giovane Ornella.
In conclusione, la comunità con il suo parroco don Sandro Quarta ha salutato il suo amatissimo pastore condividendo con lui una dolcezza del palato, una torta al cioccolato, e stappando un graditissimo spumante.