È facile costatare che occorre accompagnare gli utenti digitali in percorsi di nuova formazione, agevolando i diversi itinerari necessari per un incisivo rinnovamento pastorale. Tra i tanti sussidi, merita di essere segnalato un manuale. Facile per tutti, preciso, vivace, Destinato ad appassionati del web, genitori, animatori e catechisti: “Di terra e di cielo”, pubblicato dalle Edizioni S. Paolo.
Proprio in un momento in cui la nostra Chiesa locale si arricchisce nelle sue possibilità di incontro mediante Portalecce, che sta diventando sempre più, tramite il linguaggio interattivo, preziosa opportunità di innovativa offerta di visibilità e relazione.
È chiaro che molto, naturalmente, dipende da quanti hanno responsabilità ecclesiali e dalla loro sensibilità e preparazione nella riuscita della pastorale “digitale”. Perché questa non è non può essere frutto di improvvisazione o di proposta priva di appropriati metodi e sistemi, invece progettati per le altre scelte educative con elaborato impegno.
Si tratta di applicarsi a conoscere adeguatamente l’ambiente digitale e sperimentare con perizia i nuovi strumenti di comunicazione, così come, del resto, si è già compiuto elaborando efficienti programmi per gli ambienti pastorali tradizionali, come i gruppi ecclesiali, le scuole cattoliche, molte attività catechistiche, gli oratori…
Il testo citato, curato da Adriano Fabris ed Ivan Maffeis con presentazione del segretario generale della Cei mons. Nunzio Galantino, si compone di due unità: una parte rivolta all’indagine sugli effetti mediatici nell’attuale cultura digitale e l’altra su indicazioni tecnologiche e suggerimenti.
Ormai, i nuovi linguaggi ed i nuovi strumenti allargano in modo enorme le modalità espressive, l’interesse e l’interesse per i contenuti presentati: è doveroso, allora, cogliere le molteplici possibilità positive della moderna agorà, allo scopo di aiutare i cittadini del mondo ad accostarsi alla proposta cristiana.
Nella prospettiva di proficue interrelazioni basate sul rispetto di tutti e di interazioni protese ad incontrare immediatamente chiunque, credente e non, cristiano praticante e non. Per un arricchimento di umanità con larghi rapporti in Rete e lo scambio di contenuti fondati sulla dignità umana.
È la missione digitale. Che coinvolge quanti si impegnano nell’annuncio cristiano, con una comunicazione da preparare con irrinunciabile competenza massmediale.