Non potendo essere fisicamente vicino in questi giorni di Quaresima e di Coronavirus - fra l'altro ha dovuto anche annullare l'appuntamento settimanale con la Lectio Divina di martedì prossimo a Merine per la vicaria di Vernole - l'arcivescovo si fa presenza paterna presso le famiglie con la preghiera.

Verrà distribuito domenica in tutte le comunità parrocchiali - si anticipa in allegato qui sotto - un “santino” con una preghiera composta da mons. Michele Seccia da recitare insieme in famiglia magari prima di sedersi a tavola (in coerenza con il tema centrale dell'anno pastorale: "Dalla mensa eucaristica alla mensa domestica. Dalla mensa  domestica alla mensa eucaristica") ma anche durante le liturgie comunitarie per invocare dal Signore, dalla Vergine Santa e da Sant'Oronzo, che già in passato ha liberato la nostra gente da una terribile peste, la protezione dal contagio.

Sul fronte dell'immaginetta, un particolare del paliotto bronzeo che - come ricorda Andrea Pino, esperto studioso delle vicende oronziane e curatore della rubrica specifica di Portalecce (LEGGI ARTICOLO) - fu donato nel 1887 al vescovo Zola da Francesco II, ultimo re del Due Sicilie per adempiere aun apromessa fatta al presule leccese dal padre Ferdinando II.

Il paliotto raffigura Maria Assunta in cielo, titolare della cattedrale e Sant'Oronzo che dall'alto proteggono la città. Esso fa ogni anno bella mostra di sé per tutta l'undena di agosto e nei giorni della festa dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato proprio nell'altare dei santi patroni.

Il “santino” è un dono del pastore alla comunità diocesana, dono semplice ma ricco di significato: solo la forza della preghiera può essere di aiuto e conforto per i credenti. Essa è via per il cielo e lievito di comunione specie nei momenti di smarrimento.

Chi vorrà averne una copia potrà richiederla al proprio parroco già da domenica. Ma da domattina Portalecce lo proporrà su Facebook per tutta la Quaresima insieme con la video-riflessione quotidiana di “La condurrò nel deserto”.